Il cibo avanza? Portalo a casa. Niente sprechi al ristorante

CALENZANO – Non sprecare il cibo non è solo una forma di rispetto verso chi non ce l’ha, ma anche un modo per risparmiare e salvaguardare l’ambiente, sì perchè in questo caso si producono meno rifiuti. Lo sa bene l’assessore all’economia Damiano Felli che lo scorso anno in occasione della Festa dell’ambiente ha lanciato un progetto […]

CALENZANO – Non sprecare il cibo non è solo una forma di rispetto verso chi non ce l’ha, ma anche un modo per risparmiare e salvaguardare l’ambiente, sì perchè in questo caso si producono meno rifiuti. Lo sa bene l’assessore all’economia Damiano Felli che lo scorso anno in occasione della Festa dell’ambiente ha lanciato un progetto contro lo spreco del cibo avanzato nei ristoranti. Oggi quell’idea è diventata una normativa nazionale, “Family Bag” come viene chiamata la nuova legge.

“La nostra iniziativa – spiega l’assessore Felli – è partita alla festa dell’ambiente dello scorso anno e poi si è concretizzata con l’approvazione della delibera di modifica al regolamento sulla tassa dei rifiuti che prevede uno sconto ai ristoratori che partecipano a questo progetto”. Lo sconto varia da 100 a 250 euro e già sono 4 i ristoratori che hanno dato la propria disponibilità.

“Il nostro obiettivo è di arrivare in poco tempo a coinvolgere 10-12 ristoratori – spiega l’assessore Felli – e andremo direttamente da loro a spiegare in cosa consiste il progetto e come aderire”.

Il cibo avanzato dopo un pasto al ristorante, spesso resta nel piatto e viene buttato, mentre grazie a questo progetto i clienti potranno chiedere di portare via il cibo rimasto evitando così di ingrossare la quantità di rifiuti prodotti. Il progetto coinvolge i ristoranti, che a Calenzano sono 35, non i bar.

“Ai ristoratori che aderiscono – spiega l’assessore Felli – Comune e Quadrifoglio mettono a disposizione un kit che comprende un cartoncino, tipo segnaposto, da mettere sul tavolo del ristorante dove si dice che il locale aderisce al progetto e il cliente una volta terminato il pasto può chiedere di partare a casa gli avanzi; una vetrofania da collocare sulla vetrina del ristorante e una vaschetta porta cibo. Chi ha partecipato al progetto si è detto soddisfatto”.

Una esperienza-pilota quella del Comune di Calenzano che oggi è diventata legge. “La legge – dice l’assessore Felli – semplifica molti aspetti sulla gestione del cibo dopo che viene utilizzato: ad esempio non viene considerato rifiuto entro un certo tempo. E’ importante, infatti, non buttare gli avanzi”.

Nell’ottica del non spreco alimentare il Comune sta lavorando anche con le mense scolastiche.