Il comitato: “Se piazza XX settembre non è idonea a ospitare eventi, la colpa è di chi l’ha voluta così”

 POGGIO A CAIANO – “A stupire, dopo le ultime dichiarazioni del sindaco Palandri su piazza XX Settembre, non è il nuovo slittamento per la fine dei lavori. Non è il primo. Speriamo sia l’ultimo. Era infatti chiaro che il termine ultimo promesso dal sindaco (fine aprile) non poteva essere rispettato”. A dirlo è Maria Lombardo, […]

 POGGIO A CAIANO – “A stupire, dopo le ultime dichiarazioni del sindaco Palandri su piazza XX Settembre, non è il nuovo slittamento per la fine dei lavori. Non è il primo. Speriamo sia l’ultimo. Era infatti chiaro che il termine ultimo promesso dal sindaco (fine aprile) non poteva essere rispettato”. A dirlo è Maria Lombardo, presidente del comitato “Noi in piazza”, che poi aggiunge: “Quello che stavolta stupisce, sulla novella dello stento di una piazza brutalizzata, è l’affermazione di Palandri secondo cui quello spazio, che lui ha voluto stravolgere, non potrà ospitare “eventi”. Restiamo basiti davanti a queste parole. Il sindaco dimentica che a stravolgere le funzioni della piazza rispetto a quelle previste nel progetto iniziale è stata la variante approvata dalla sua stessa Giunta. La nuova piazza avrebbe dovuto essere spazio libero a servizio della comunità, anche per ospitare piccoli eventi, ma lui e la sua Giunta hanno stravolto le finalità”.

“Hanno cancellato l’impostazione originaria – conclude – che, per la rinnovata piazza, prevedeva altre funzioni. Hanno fatto strame del pesante parere negativo della Soprintendenza. Tutto legittimo. Ma adesso non possono lamentarsi, scaricare le colpe, lavarsene le mani. Facciamo anche noi il tifo perché, finalmente, dopo quasi due anni di delirio, finiscano i lavori e il cantiere venga chiuso. Ma sappiamo già che la piazza così modificata non piacerà a nessuno: né ai tifosi dell’attuale sindaco né ai sostenitori del progetto iniziale modificato in modo così brutale. Come comitato vorremmo che il sindaco riconoscesse le responsabilità delle scelte fatte”.