Il Comune di Campi e il gruppo consiliare SI Campi a sinistra piangono Leandro Agresti

CAMPI BISENZIO – “Fra poco sarà il 79° anniversario della liberazione di Firenze e sarà un anniversario senza uno degli ultimi suoi protagonisti perché nella notte ci ha lasciato Leandro Agresti, nome di battaglia Marco, classe 1924″: è il dolore del gruppo consiliare SI Campi a sinistra che piange la scomparsa di Agresti. “Fu tra […]

CAMPI BISENZIO – “Fra poco sarà il 79° anniversario della liberazione di Firenze e sarà un anniversario senza uno degli ultimi suoi protagonisti perché nella notte ci ha lasciato Leandro Agresti, nome di battaglia Marco, classe 1924″: è il dolore del gruppo consiliare SI Campi a sinistra che piange la scomparsa di Agresti. “Fu tra i primi su Monte Morello insieme a Lanciotto Ballerini; faceva la spola tra Monte Morello e Monte Giovi per accompagnare in sicurezza, la notte, i ragazzi che salivano in montagna per scappare dai rastrellamenti e che volevano unirsi alle brigate partigiane. Si ricordava perfettamente il percorso che faceva e quando lo raccontava ti sembrava di essere lì con lui, con il cuore che ti batteva in gola, per la paura e la tensione: “Era facile raggiungere Monte Giovi, s’attraversava la Bolognese, la Faentina, poi le Quattro Strade, le Salaiole, il Cischio e poi Monte Giovi. I partigiani non avevano sentieri, per noi il bosco era un sentiero unico. (…) Le donne sono state eccezionali. Hanno rischiato la pelle per portarci un boccone da mangiare su in montagna. Tante volte, poiché il pane era duro, venivano le lacrime agli occhi anche a loro”. “Ascoltarlo – concludono – è stato un onore oltre che un piacere. Questa sua opera di divulgazione nelle scuole è stata l’altra sua missione che ha portato avanti con la stessa passione, perché l’antifascismo è una pratica quotidiana. Il gruppo consiliare SI Campi a sinistra si unisce al cordoglio della famiglia, degli amici e dell’Anpi tutta”.

Al dolore, a nome dell’amministrazione comunale, si unisce anche il vice-sindaco e assessore alla cultura Federica Petti: “Leandro ha contribuito a portare i valori della resistenza, dell’antifascismo e della democrazia nelle scuole, raccontando ai ragazzi la sua esperienza in modo che possano adesso essere gli ambasciatori di questi valori. Leandro è rimasto un punto di riferimento per l’Anpi. La sua figura ci mancherà”.