Il Consiglio approva il Bilancio 2013, nessun aumento di Imu e Irpef

CALENZANO – Nessun aumento di Imu e Irpef e adeguamento all’Istat delle tariffe. Così il consiglio comunale ha approvato il Bilancio preventivo del 2013 nella seduta di lunedì scorso. “La situazione di incertezza nazionale, ci ha portato ad approvare solo oggi il bilancio preventivo – ha commentato il Sindaco Alessio Biagioli – perché finora non […]

CALENZANO – Nessun aumento di Imu e Irpef e adeguamento all’Istat delle tariffe. Così il consiglio comunale ha approvato il Bilancio preventivo del 2013 nella seduta di lunedì scorso. “La situazione di incertezza nazionale, ci ha portato ad approvare solo oggi il bilancio preventivo – ha commentato il Sindaco Alessio Biagioli – perché finora non si sapeva di quanti trasferimenti avremmo avuto dallo Stato, mentre ancora permangono le incertezze sull’applicazione dell’Imu e della Tares. Il nostro sforzo è stato quello di mantenere i conti in ordine, senza tagliare servizi né aumentare il carico fiscale”.
L’amministrazione ha perciò attuato interventi di contenimento della spesa, ottimizzazione del personale e scelte innovative, come l’installazione dei pannelli fotovoltaici, la digitalizzazione della posta o l’illuminazione pubblica a led. I servizi sono stati tutti confermati, con eccezione solo della ludoteca, che registrava pochi utenti rispetto al costo del servizio e che sarà trasformata in un laboratorio del riuso, gestito direttamente dalla cooperativa senza costi per il Comune.
Vengono confermati mensa e trasporto scolastico, la spesa sociale rimane sostanzialmente invariata, anche sui rifiuti non ci sarebbe stato aumento se non ci fosse stata l’introduzione della Tares, che comprende anche manutenzione del verde e delle strade e contiene una quota da destinare alla Provincia e al Governo.
“L’altro dato significativo di questo bilancio – ha concluso il sindaco Biagioli – è la salvaguardia degli investimenti, come per esempio la biblioteca, l’ampliamento di alcuni impianti sportivi, la nuova materna e l’asilo nido, senza aumentare l’indebitamento del Comune e mantenendo il valore patrimoniale dell’ente”.