Il Coronavirus, lo stadio, il nuovo ponte: il sindaco Giampiero Fossi a 360 gradi

SIGNA – Quello che stiamo vivendo è un momento particolarmente delicato. A partire dall’emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus ma anche per una serie di questioni che fanno parte comunque della quotidianità: dal nuovo ponte sull’Arno al dibattito in corso sul nuovo stadio della Fiorentina. Di tutto questo ne abbiamo parlato con il sindaco di Signa, […]

SIGNA – Quello che stiamo vivendo è un momento particolarmente delicato. A partire dall’emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus ma anche per una serie di questioni che fanno parte comunque della quotidianità: dal nuovo ponte sull’Arno al dibattito in corso sul nuovo stadio della Fiorentina. Di tutto questo ne abbiamo parlato con il sindaco di Signa, Giampiero Fossi, che ha tracciato così una linea su questioni che riguardano la comunità signese.

Sindaco, partiamo dal Coronavirus…

“Siamo come in “guerra” e in guerra bisogna comportarsi da soldati. Attenendosi a quelli che sono i protocolli e le disposizioni. Personalmente sono contrario a ogni allarmismo ma anche a ogni faciloneria. Anche il nostro Comune è in stretto contatto con la Prefettura e la Regione. Nei giorni scorsi, inoltre, abbiamo avuto un incontro con i medici del territorio, insieme al sindaco di Lastra a Signa, ai quali abbiamo garantito tutto il nostro appoggio”.

Negli ultimi giorni Signa è stata al centro del dibattito relativo al nuovo stadio della Fiorentina…

“Stiamo parlando di una grande opportunità per tutta l’area fiorentina e, come tante altre, anche Signa può avere spazi meritevoli di approfondimento. Non stiamo parlando, e ci tengo a ribadirlo, di nessuna candidatura alternativa a Campi e a Firenze. Il direttore viola Joe Barone ci ha assicurato che verrà a Signa per vedere l’area in questione, che è all’estremo lembo del nostro Comune, al confine con la stazione di San Donnino. L’ipotesi è quella di uno stadio “green”, che avrebbe la fortuna di essere in mezzo a tre parchi. Il Comune si doterà presto dei nuovi strumenti urbanistici. Possono essere solo chiacchiere? Può darsi. Quel che è certo è che per ogni scelta che deve essere fatta in questa zona, bisogna parlarne. Noi saremo sempre al fianco del sindaco di Firenze e se Firenze ritenesse opportuno che l’area signese non è adatta, io mi tiro indietro”.

Capitolo ponte: cosa ci può dire anche alla luce dell’incontro dei giorni scorsi a Lastra a Signa?

“Mi limito a dire quanto ripetuto dall’ingegner De Crescenzo della Regione Toscana, ovvero che la progettazione sta andando avanti e che siamo in linea con il cronoprogramma. Con un candidato alla presidenza della Regione come Eugenio Giani che ha messo proprio il nuovo ponte sull’Arno ai primi posti fra i suoi obiettivi. Mi auguro lo dicano anche i candidati degli altri schieramenti… Proprio di recente, fra l’altro, ho avuto un colloquio diretto con il presidente Enrico Rossi il che mi fa dire che le condizioni politiche e tecniche ci sono tutte”.

Un’ultima riflessione facciamola sul nuovo tratto della variante a via Roma che doveva essere inaugurato a dicembre…

“Per fare i lavori per bene ci vuole il tempo necessario. Entro la fine di marzo sarà aperta e c’è già il progetto per arrivare alla doppia rotonda dell’Indicatore. Ugualmente voglio arrivare ad assegnare l’incarico per la progettazione per arrivare, dalla parte di signa, al parcheggio scambiatore della stazione per poi collegarsi, ed è questa la novità, all’attuale ponte sull’Arno”.