Il “Giorno della memoria” a Campi si celebra in più tappe: ecco come

CAMPI BISENZIO – Tenere viva la memoria attualizzandola. E in più “tappe”. E’ l’obiettivo che si è prefissato il Comune di Campi Bisenzio dove il “Giorno della memoria” viene celebrato in anticipo per concludersi in pratica dal 4 all’8 maggio con il “Viaggio della memoria”, che quest’anno porterà gli studenti di più classi e più […]

CAMPI BISENZIO – Tenere viva la memoria attualizzandola. E in più “tappe”. E’ l’obiettivo che si è prefissato il Comune di Campi Bisenzio dove il “Giorno della memoria” viene celebrato in anticipo per concludersi in pratica dal 4 all’8 maggio con il “Viaggio della memoria”, che quest’anno porterà gli studenti di più classi e più scuole campigiane ad Auschwitz, che della memoria è sicuramente uno dei simboli. A presentare le varie iniziative (che prenderanno il via domani, venerdì 20 gennaio, una settimana prima rispetto al giorno fissato per ricordare la tragedia dell’Olocausto), questa mattina nel Foyer del Teatrodante Carlo Monni, il vice-sindaco Monica Roso, Davide Costa (responsabile centro documentazione Croce Viola Sesto Fiorentino), Elio Pattume (associazione Futura Memoria) e Alessandro Barducci (Cooperativa Macramè Onlus). Il primo appuntamento interessa gli studenti della classi terza media, prima e seconda superiore ed è organizzato in collaborazione fra amministrazione comunale, associazione Futura Memoria, Cooperativa Macramè Onlus e Aned: alle 10, infatti, sempre presso il Teatrodante Carlo Monni, dopo i saluti del vice-sindaco Roso, sono previsti gli interventi di Mauro Betti (94 anni, originario di Cecina, diretto testimone dei lager nazisti), Massimo Fornaciari (Aned Pisa) e Giulia Romagnoli (Aned Firenze). Nella stessa occasione sarà presentata la mostra fotografica “Ai confini dell’accoglienza”, 60 delle 12.318 fotografie (sotto alcune immagini) e un video che la Croce Viola ha scattato nel maggio scorso a Idomeni in occasione dello “sgombero” del campo profughi di Idomeni, al confine greco-macedone (la mostra resterà aperta fino al 28 gennaio). Stessa sede anche il 27 gennaio per #SaveAleppo, un momento di riflessione sulla crisi siriana, che prevede, fra gli altri, l’intervento in collegamento Skype di Mohamad Saleh, responsabile del turismo a Palmira. “Niente meglio del racconto diretto – ha detto Monica Roso – di chi ha vissuto o sta vivendo momenti difficili riesce a depositare il reale significato di memoria nel cuore degli studenti e, in generale, dei più giovani”. Dello stesso pensiero Elio Pattume che ha voluto sottolineare anche altri due aspetti: “La partecipazione di associazioni e circoli del territorio e l’obiettivo, dal 17 al 21 maggio, di organizzare un “viaggio della memoria” per i cittadini lungo lo stesso percorso compiuto dagli studenti”. E che la collaborazione fra più enti rappresenti un tassello fondamentale lo ha ribadito anche Alessandro Barducci: “Mi preme inoltre ribadire l’importanza del coinvolgimento di più classi e di scuole diverse, che consentirà di mettere in contatto fra loro tanti ragazzi in un viaggio dai contenuti così forti”. Sull’attualità, infine, si è soffermato Davide Costa: “Quando si parla di memoria, la Croce Viola è sempre presente. La mostra allestita qui a Campi è la sintesi del materiale raccolto a Idomeni e che inizialmente doveva essere utilizzato solo nell’immediato per i vari mezzi di informazione. Invece “ci siamo fatti prendere la mano” e nel 2017 porteremo la mostra in giro per l’Italia, dal Brennero alla Sicilia, proprio perchè l’obiettivo è quello di testimoniare in modo diretto ciò che abbiamo vissuto in prima persona”.