Il giorno dopo le operazioni di disinnesco della bomba. I numeri dell’evento

SESTO FIORENTINO – Il giorno dopo le operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico nella zona di Padule, si tirano le somme. Nell’intervento sono state coinvolte 6500 persone residenti del quartiere (400 residenti nel comune di Calanzano) che sono state fatte evacuare prima delle 9 di domenica 18 maggio e oltre 600 tra cani e gatti (565 […]

SESTO FIORENTINO – Il giorno dopo le operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico nella zona di Padule, si tirano le somme. Nell’intervento sono state coinvolte 6500 persone residenti del quartiere (400 residenti nel comune di Calanzano) che sono state fatte evacuare prima delle 9 di domenica 18 maggio e oltre 600 tra cani e gatti (565 cani e 93 gatti), qualche pappagallo, conigli e anche un furetto, sono stati impegnati 400 volontari oltre all’impegno delle forze dell’ordine, Polizia municipale e al personale del Comune e della Protezione civile di Sesto Fiorentino e quella provinciale.

La domenica “fuori di casa” per i residenti di Padule si è conclusa con la sirena del Ginori che ha suonato alle 11.55 come fine delle operazioni iniziete con il suono della sirena alle 11.06. La “zona rossa” è stata aperta e piano piano le famiglie sono rientrate nelle loro case. L’ordigno è stato portato a Pelago dove nelle cave è stato fatto brillare. Chiusura di tutte le operazioni e della vicenda alle 16. L’ordigno bellico era stato rinvenuto in un cantiere edile di via Chini.

“Un’operazione complessa e pericolosa – ha detto il sindaco Gianni Gianassi – è stata svolta nel miglior modo possibile grazie a una straordinaria collaborazione tra le istituzioni, le forze dell’ordine, il mondo del volontariato e la cittadinanza”. Anna Maria Santoro della Prefettura di Firenze, che ha coordinato le operazioni di ieri, ha voluto rivolgere un plauso particolare per l’esito della giornata nei confronti del servizio comunale di Protezione Civile e dei numerosi volontari coinvolti. Per poter procedere in sicurezza alla bonifica dell’ordigno (una bomba di fabbricazione americana di circa 250 chili, risalente alla II Guerra Mondiale) era necessario assicurare un’area di sgombero con un raggio di almeno 500 metri.

A partire dalle prime ore della mattina, le persone che non disponevano di un luogo dove poter trascorrere il tempo necessario allo svolgimento delle operazioni – in totale circa 300 – sono state ospitate nei centri d’accoglienza allestiti alla Misericordia in piazza San Francesco, alla Casa del Popolo di Querceto, al Circolo 8 Marzo e all’associazione Auser. Inoltre erano stati messi a disposizione 4 presidi veterinari.

BOMBA A PADULE FOTO GALLERY (41)Per trasportarle erano stati attivati anche appositi servizi di navetta. Una criticità particolare era rappresentata dall’assistenza ai disabili e ai malati costretti a letto: il coordinamento delle attività di trasporto e assistenza realizzato dai volontari della Misericordia di Sesto Fiorentino ha consentito di fornire un’idonea sistemazione e un posto letto a 12 persone effettuando il trasporto assistito e l’accoglienza a Villa Solaria, al Centro Oncologico di Villa Ragionieri e alla Misericordia di Sesto Fiorentino per una cinquantina di cittadini con problemi vari. Sono stati inoltre istituiti numeri telefonici d’informazione generale (055055 e Polizia Municipale) e un numero verde dedicato alle persone non autosufficienti o in particolari condizioni di salute, per le quali si rendeva necessario organizzare adeguato trasporto e sistemazione.

BOMBA A PADULE FOTO GALLERY (23)Un ruolo centrale è stato svolto dal servizio comunale di Protezione Civile: l’I.C.P. (Incidental Command Point) si è insediato alle ore 8 di ieri nei locali di via Paganini, a Quinto Basso, luogo dal quale sono state coordinate le operazioni successive. È stato dunque anche un test assai probante per il centro operativo di Protezione Civile di Sesto Fiorentino inaugurato appena sei mesi fa. Tutto si è svolto nel migliore dei modi anche grazie al lavoro delle numerose organizzazioni coinvolte: la Misericordia di Sesto, Quinto, Campi Bisenzio, San Mauro e Montaione, la Pubblica Assistenza (Croce Viola di Sesto Fiorentino e Calenzano), l’Associazione Nazionale Carabinieri, l’associazione Anziani di Sesto Fiorentino, l’Auser di Sesto Fiorentino, La Racchetta, la Vab di Calenzano, l’Associazione Nazionale Alpini, l’Associazione Radioamatori (sezione Firenze e Scandicci), il Nucleo Operativo di Protezione Civile.

Sono state impegnate 16 ambulanze, 18 furgoni per il trasporto delle persone, 44 autovetture e 2 scooter. Il presidio costante del territorio da parte della Polizia Municipale e delle forze dell’ordine ha consentito di gestire al meglio l’ordine pubblico, la viabilità e la vigilanza dell’area evacuata, dove infatti non è stato riscontrato alcun furto. L’informazione alla cittadinanza è stata capillare a partire dall’inizio d’aprile, con la distribuzione porta a porta a tutte le famiglie e le attività interessate dall’evacuazione dei volantini informativi sull’evento.I manifesti sono stati realizzati in due lingue: italiano e inglese. mentre i volantini distribuiti nelle abitazioni di Padule sono stati scritti anche in lingua albanese, cinese, rumeno, spagnolo e francese. Una curiosità: in 500 metri erano presenti 29 cittadini di nazionalità diversa con i quali i volontari hanno dovuto colloquiare per spiegare quanto sarebbe accaduto il 18 maggio.

Le operazioni di bonifica dell’ordigno sono state espletate dal personale specializzato del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore.