“Il mio sguardo sulla città”: la premiazione delle foto vincitrici

SESTO FIORENTINO – Sono state 35 le fotografie finaliste esposte nel negozi di Sesto nell’ambito del concorso promosso dall’associazione A Sesto Acuto dal titolo “Il mio sguardo sulla città”. La conclusione del concorso ha eletto i vincitori la cui premiazione si è tenuta il 1 giugno nella Galleria Fosco Giachetti. La seconda edizione, rivolta alle scuola […]

SESTO FIORENTINO – Sono state 35 le fotografie finaliste esposte nel negozi di Sesto nell’ambito del concorso promosso dall’associazione A Sesto Acuto dal titolo “Il mio sguardo sulla città”. La conclusione del concorso ha eletto i vincitori la cui premiazione si è tenuta il 1 giugno nella Galleria Fosco Giachetti. La seconda edizione, rivolta alle scuola secondarie di Sesto, ha avuto il patrocinio del Comune si è svolta in collaborazione con “Sesto Sotto Casa”. La finalità del concorso è quella di raccogliere le suggestioni degli studenti tramite immagini che rappresentino il “bello” della propria città, catturando così le diverse sensibilità dei ragazzi.

A vincere il concorso è stato Lorenzo Giorgetti, della Scuola Cavalcanti (II sez.H); sul podio sono finiti altri due alunni della Scuola Cavalcanti: al secondo posto, Giuditta Marini (II sez. D), e al terzo posto  Andrea Campatelli (III sez.G).

“Questo concorso – ha detto il presidente di A Sesto Acuto Leonardo Mnnini – ha come tema la bellezza colta in città. La realtà in filigrana porta dentro un fattore educativo assolutamente prezioso per i tempi che stiamo vivendo. La possibilità di imparare dai ragazzi uno sguardo che possa far riaccadere la novità, la novità colta dentro le cose solite. Gli adulti, se non sono poeti, questa dote di solito la perdono con il tempo, ma la possono riacquistare solo attraverso la purezza giovane di uno sguardo ancora puro. Qui sta la nostra sfida, educare i ragazzi alla bellezza affinché, insegnandogliela – anche attraverso strumenti semplici come questo concorso – anche noi possiamo imparare di nuovo a vederla. Solo da questa condivisione la città può ripartire”.