Il Movimento 5 Stelle presenta i candidati alla Camera e al Senato

SESTO FIORENTINO – Sono Andrea Coffari e Fabio Zita i candidati all’uninominale della Camera il primo e al Senato il secondo per il Movimento 5 Stelle. “Coffari è un avvocato che si occupa di categorie più deboli e si è occupato della questione Forteto – ha detto il consigliere comunale Pietro Cavallo – Zita è […]

SESTO FIORENTINO – Sono Andrea Coffari e Fabio Zita i candidati all’uninominale della Camera il primo e al Senato il secondo per il Movimento 5 Stelle. “Coffari è un avvocato che si occupa di categorie più deboli e si è occupato della questione Forteto – ha detto il consigliere comunale Pietro Cavallo – Zita è un architetto, è stato responsabile ufficio Via della Regione ed è stato colui ha detto ‘no’ al Governatore su alcune grandi opere”.

Coffari ha detto di non essersi occupato fino ad ora di politica in modo attivo. La sua entrata nel movimento, ha detto, è dovuta alla decisione dei Cinque Stelle di aprire alla società civile. “E’ un rischio enorme – ha detto – perchè il dibattito diventa più complesso. E’ una seconda rivoluzione perché il Movimento scommette su se stesso. Non avrebbe aperto se le dinamiche fossero così rigide, è un Movimento che ci tiene alla partecipazione dei cittadini, al dibattito. E’ il contrario di quello che fanno i partiti politici. Il Movimento 5 Stelle sta mettendo alla corda questi partiti. La Sinistra e la Destra sono risorse per il Paese, però i modelli non possono essere quelli di cordate di potere”.

“Vengo dalla pubblica amministrazione – ha detto Zita – e forse qualcuno chiede perchè sono entrato in politica: perché ho visto cambiare il rapporto tra cittadini e amministrazione. Non condivido più il sistema con cui la politica gestisce la cosa pubblica. Intendo dare voce a chi voce non ne ha”. Zita ha poi sottolineato che “bisogna porsi in maniera positiva nei confronti di quello che questo Paese potrà diventare nel futuro e molto critica verso chi ha governato fino ad ora e pensa ancora di governare. Non siamo sudditi ma lo siamo diventati dobbiamo tornare ad essere cittadini, e per tornare ad essere cittadini abbiamo diritto di rappresentanza”. In modo critico Zita ha detto che “siamo governati dai boiardi di stato dall’amministratore delle Ferrovie che gestisce la Tav e dal presidente dal 2003 di Enac” giudicati responsabili “di un disastro conclamato che è l’Alta velocità per quanto ci sta costando e un altro probabile disastro che potrà avvenire se lo Stato decidesse di chiudere definitivamente la partita dell’autorizzazione dell’aeroporto”.