Il numero 8 e una maglia “speciale” per l’ultimo saluto a Egisto Pandolfini

LASTRA A SIGNA – Semplici cittadini, ex calciatori, dirigenti, tifosi, amministratori. In tanti, nonostante la neve di questa mattina, hanno voluto salutare per l’ultima volta Egisto Pandolfini, scomparso il 29 gennaio all’età di 93 anni, nella chiesa di San Martino a Gangalandi, nella Messa celebrata da don Renzo Ventisette. E chi non è riuscito ad […]

LASTRA A SIGNA – Semplici cittadini, ex calciatori, dirigenti, tifosi, amministratori. In tanti, nonostante la neve di questa mattina, hanno voluto salutare per l’ultima volta Egisto Pandolfini, scomparso il 29 gennaio all’età di 93 anni, nella chiesa di San Martino a Gangalandi, nella Messa celebrata da don Renzo Ventisette. E chi non è riuscito ad arrivare, “ha finito” il telefono con i figli. Fiorentina e Roma hanno rappresentato una parte fondamentale della sua carriera e ieri sera le due squadre impegnate al Franchi nei quarti di finale della Coppa Italia gli hanno reso omaggio con un minuto di silenzio (nella foto) e giocando con il lutto al braccio. Mentre i nipoti, Gabriele e Paolo, sono stati ospiti della Fiorentina in Tribuna autorità. Ma Pandolfini è ricordato con affetto dovunque abbia giocato, a Ferrara, a Empoli, a Milano, e non a caso stamani c’era anche qualche tifoso con la sciarpa nerazzurra dell’Inter. Il viola, però, oltre al gialloblu del Signa e al biancorosso della Lastrigiana, rappresentati rispettivamente da Andrea Ballerini, Alessio Nunziati ed Enrico Gallo, era il colore predominante, con tanti suoi “ragazzi”, oggi con i capelli un po’ imbiancati, che sono voluti essere presenti per ricordarlo come si deve: Desolati, Tendi, Masala, Bresciani, Rosi, Carobbi, Roggi, l’ex tecnico delle giovanili della Fiorentina Piccinetti  e naturalmente Giovanni Galli e Giancarlo Antognoni, arrivato a Lastra a Signa insieme al vice-presidente Gino Salica e a un “dono” speciale per i familiari di Egisto: due maglie della Nazionale italiana, naturalmente con il numero 8 sulle spalle, una con il nome Egisto, l’altra con il cognome Pandolfini. In Nazionale, infatti, ha giocato 21 partite, in un’epoca in cui gli impegni erano sicuramente molto più sporadici di oggi e ha anche una presenza ai Mondiali del 1950 in Brasile (segnando una rete) e altre tre partite, segnando sempre una rete, ai Mondiali di Svizzera del 1954. Ma soprattutto Pandolfini è stato uno dei pochi azzurri che abbiano segnato nel corso di due manifestazioni iridate. E poi ancora i gonfaloni dei Comuni di Lastra a Signa e Signa, con il sindaco Angela Bagni e l’assessore Giampiero Fossi, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, l’ex campione di ciclismo Franco Bitossi e naturalmente i gonfaloni della Fiorentina e del Museo Fiorentina. Egisto adesso riposa nel cimitero di San Martino, consapevole che i valori che ha trasmesso, come è stato ricordato spesso in questi giorni ma anche stamani, non sono destinati a tramontare.