Il “nuovo” Spazio Reale si presenta al pubblico: accoglienza e integrazione restano il “cuore”

CAMPI BISENZIO – Un video “emozionale” e un grazie a tutta la squadra. Oltre a un pensiero per don Giovanni Momigli che ne è stato il fondatore. Si è aperta così, con le parole di Stefano Ciappelli, presidente della Fondazione Spazio Reale, la cerimonia di inaugurazione della struttura che si attesta sempre di più come […]

CAMPI BISENZIO – Un video “emozionale” e un grazie a tutta la squadra. Oltre a un pensiero per don Giovanni Momigli che ne è stato il fondatore. Si è aperta così, con le parole di Stefano Ciappelli, presidente della Fondazione Spazio Reale, la cerimonia di inaugurazione della struttura che si attesta sempre di più come polo di integrazione multiculturale della Piana fiorentina: Spazio Reale. Una cerimonia semplice ma ricca di significati, anche di emozioni per chi, come lo stesso Ciappelli ed Elisabetta Carullo, direttore generale, negli ultimi due anni ha lavorato insieme a una bella squadra di collaboratori per arrivare alla giornata di oggi, alla presenza dell’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, e del ministro dello sport Luca Lotti. Una giornata che ha ripercorso la storia di Spazio Reale ma che si è proiettata nel futuro, grazie anche al nuovo ristorante “LesSeRe” (un po’ “essere”, un po’, soprattutto, le iniziali di Spazio Reale) e alla collaborazione con il Centro Sportivo Italiano. Insomma tante novità che vanno ad arricchire ulteriormente i 25.000 metri quadrati su cui si fondano le varie realtà di Spazio Reale. “Abbiamo compreso fin da subito – ha detto Elisabetta Carullo, che negli ultimi due anni ha coordinato l’opera di riqualificazione della struttura – che qui ci sono grandi potenzialità e i nuovi compagni di viaggio, le nuove società, tutte nostre partecipate, si occuperanno di gestire la ristorazione, gli eventi, la formazione e lo sport mentre la Fondazione potrà concentrarsi sulle attività sociali e inclusive previste dalla mission e dallo statuto”. E se il vice-sindaco di Campi, Monica Roso, ha portato i saluti dell’amministrazione comunale e della comunità campigiana (“E’ un onore essere qui, tutto quello che stiamo vivendo è un segno dell’affetto esistente verso questa realtà”), l’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi, sandonninese doc, si è soffermata essenzialmente su due concetti: “Essere qui ha il sapore del ritorno a casa, in una struttura creata da don Momigli che, in un periodo di grandi conflittualità sociali, si prese questa comunità sulle spalle e fece nascere Spazio Reale. Poi, con il sostegno del vescovo, tutto questo è cresciuto ma l’anima e il cuore sono rimasti gli stessi”. Concetti ribaditi dal ministro Lotti: “E’ un piacere essere qui, soprattutto nelle vesti di fiorentino. E chissà che proprio da qui nascano i campioni del futuro”. “Adesso – ha concluso il cardinale Betori – è il momento della soddisfazione e della trepidazione, giustamente. Che arrivano dopo problematiche che abbiamo dovuto e voluto affrontare. La Diocesi ha sempre creduto nel “cuore” piantato qui da don Momigli, un’opera importante, fatta di accoglienza e interazione, che abbiamo voluto rilanciare”.

(Fotografie Roberto Vicario)