Il Pd sestese incontra i bambini Saharawi

SESTO FIORENTINO – Una delegazione del Pd ha incontrato i bambini Saharawi ospiti a Sesto. “Una colazione insieme – dice il consigliere comunale Sara Martini – che si è rivelata un’occasione preziosa per fare il punto insieme al Rappresentante della Repubblica Autonoma Saharawi Democratica in Toscana, Abdellai Mohamed Salem, e al presidente dell’associazione Ban Slout […]

SESTO FIORENTINO – Una delegazione del Pd ha incontrato i bambini Saharawi ospiti a Sesto. “Una colazione insieme – dice il consigliere comunale Sara Martini – che si è rivelata un’occasione preziosa per fare il punto insieme al Rappresentante della Repubblica Autonoma Saharawi Democratica in Toscana, Abdellai Mohamed Salem, e al presidente dell’associazione Ban Slout Larbi, Sandro Volpe, sulla situazione attuale della tormentata vicenda che coinvolge da troppo tempo questo popolo amico da oltre trenta anni della nostra città”.

Il gruppo dei bambini Saharawi sono arrivati in Toscana i primi giorni di luglio e resteranno per gran parte dell’estate ospiti dei Comuni.

“E’ importante continuare e rafforzare l’impegno per accogliere i piccoli ambasciatori di pace – si legge in un nota del Pd – che arrivano da uno dei luoghi desertici più inospitali al mondo e la rete di solidarietà che ogni anno si rinnova, anche a Sesto Fiorentino, è straordinaria. Serve però un impegno forte e un segnale politico chiaro, al fianco dell’Associazione nazionale di solidarietà e del Fronte Polisario, per mantenere viva l’attenzione perché questo popolo possa arrivare presto all’autodeterminazione e si possa giungere ad una Repubblica finalmente libera e sovrana dopo ben quaranta anni dalla sua fondazione”.

Il PD di Sesto si impegna a promuovere a tutti i livelli istituzionali iniziative di sostegno politico alla Repubblica saharawi affinché il suo riconoscimento diventi una priorità nell’agenda politica nazionale, europea e internazionale. “L’auspicio – prosegue la nota – è che venga presto definita, con il sostegno delle Nazioni Unite e della comunità internazionale, una data certa per lo svolgimento del referendum sull’autodeterminazione, condizione alla base del cessate il fuoco del 1991, che purtroppo oggi pare ancora poco meno che un miraggio.Sappiamo bene come la Repubblica saharawi stia vivendo un momento delicato e di passaggio dopo la morte del carismatico presidente Mohamed Abdelaziz. Ci auguriamo che il nuovo presidente eletto il 9 luglio scorso Brahim Ghali, veterano della lotta saharawi e uno dei membri fondatori del Polisario, possa continuare a guidare il popolo saharawi privilegiando la via del dialogo e della diplomazia e coinvolgendo su questa via soprattutto le nuove generazioni”.