Il pino di via Larga non sarà abbattuto

CALENZANO – Non sarà abbattuto il pino di via Larga, per lui saranno messe in atto una serie di cure. Lo ha stabilito una seconda valutazione che prescrive interventi di cura e consolidamento, ma non raccomanda il suo abbattimento. La seconda perizia sulle condizioni di stabilità del grande albero è stata commissionata a un dottore […]

CALENZANO – Non sarà abbattuto il pino di via Larga, per lui saranno messe in atto una serie di cure. Lo ha stabilito una seconda valutazione che prescrive interventi di cura e consolidamento, ma non raccomanda il suo abbattimento. La seconda perizia sulle condizioni di stabilità del grande albero è stata commissionata a un dottore forestale dall’amministrazione comunale che voleva verificare se fosse possibile conservarlo, anche per mezzo di specifici interventi di cura. L’albero è stato valutato nel corso di un paio di mesi tra ottobre e dicembre, adottando diverse tecniche, sia visive che strumentali, per comprenderne al meglio le condizioni di salute e di stabilità. Dopo una ricostruzione della storia del pino, è stata eseguita una tomografia sonica per indagare lo stato dei tessuti interni del legno ed è stata eseguita una prova di trazione controllata per comprendere lo stato dell’apparato radicale.

In seguito è stata effettuata un’analisi dinamica e vibrazionale, installando degli accelerometri e verificando il comportamento dell’albero in condizioni di vento intenso. Si è poi provveduto allo studio delle condizioni delle radici tramite scavo con getto di aria compressa. Le condizioni di salute del pino appaiono discrete, la prova di trazione controllata ha fornito un risultato soddisfacente: secondo la perizia i valori ottenuti non autorizzano a ritenere probabile il cedimento, se non in situazioni non prevedibili. Risultano alcune problematicità per quanto riguarda la chioma, che possono essere contenute prevedendo un intervento.

“Abbiamo voluto approfondire lo stato di salute del pino – spiega il sindaco Riccardo Prestini – consci del valore ambientale, storico e affettivo dell’albero per il quartiere e per i calenzanesi. Abbiamo chiesto dunque una seconda perizia dopo che la prima valutazione, sulla tenuta di zolla con anemometro e oscillometro, aveva evidenziato valori non sufficienti a garantire un adeguato livello di sicurezza nel luogo in cui si trova la pianta, in un’area urbanizzata e frequentata e considerata l’età, consigliandone l’abbattimento. L’ulteriore monitoraggio, sempre strumentale ma con altre metodologie, prescrive degli interventi di cura e manutenzione, che andremo a effettuare prossimamente per mantenere il pino in buona salute e garantendo la sicurezza per persone e cose”.

Gli interventi di cura consigliati dagli esperti sono: potatura, arieggiamento e nutrizione delle radici; consolidamento dei rami che manifestano una certa debolezza strutturale e anche la realizzazione di una recinzione per ridurre l’impatto del calpestamento sull’area. Inoltre sarà predisposto un pannello che spieghi non solo la storia dell’albero e i motivi della sua conservazione, ma anche i rischi residui connessi, in modo da informare la cittadinanza del significato della presenza in città di alberi così importanti. Infine proseguiranno le attività di monitoraggio con un controllo biennale tramite valutazioni visive, ogni quattro anni anche quelle strumentali. Il monitoraggio dell’inclinazione sarà realizzato stagionalmente o comunque successivamente ad eventi meteorici particolarmente avversi.