Il Presepe della chiesa di San Miniato cresce ancora. Grazie anche all’impegno del Rotary Club Bisenzio-Le Signe

SIGNA – Una tradizione che si rinnova: anche quest’anno, infatti, il Rotary Club Bisenzio-Le Signe era presente all’inaugurazione del Presepe della chiesa di San Miniato a Signa, una rappresentazione fra le più suggestive del contesto della Città dei Presepi, che è stata arricchita nelle ultime edizioni da nuovi e numerosi elementi. In particolare, la figura […]

SIGNA – Una tradizione che si rinnova: anche quest’anno, infatti, il Rotary Club Bisenzio-Le Signe era presente all’inaugurazione del Presepe della chiesa di San Miniato a Signa, una rappresentazione fra le più suggestive del contesto della Città dei Presepi, che è stata arricchita nelle ultime edizioni da nuovi e numerosi elementi.

In particolare, la figura di Maria, cuore della rappresentazione del Presepe e delle celebrazioni a lei dedicate (il Presepe è stato inaugurato ieri, mercoledì 8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, n.d.r.), è stata ricordata dal sindaco di Signa Giampiero Fossi: “L’importante ruolo dell’iconografia della Vergine, la quale fin dalle origini tardo-antiche e medievali ha visto mutare il proprio colore di riferimento di rosso in bianco, con l’introduzione del culto dell’Immacolata Concezione, andando così a simboleggiare proprio quel senso di purezza ed autenticità che la caratterizza”.

Ed è proprio questo riscontro di umanità e fede a caratterizzare ancora oggi le tradizioni natalizie del nostro territorio fiorentino, fra le quali negli ultimi anni spicca in modo particolare il Presepe di San Miniato allestito ogni anno con grande passione da Maurizio Catolfi, socio del Rotary Club Bisenzio-Le Signe, e da Cinzia Parenti per l’omonima chiesa signese: “Il nostro Presepe, – ha detto Catolfi – oltre che luogo di visita deve essere motivo di riflessione, incontro e preghiera”. Il Presepe, che resterà aperto dall’8 dicembre al 6 gennaio, mostra infatti un vero e proprio piccolo mondo di vite, mestieri e personaggi, inseriti non più in una dimensione arcaica e distante, ma nel locale paesaggio collinare delle ultime propaggini del Montalbano, da sempre luogo d’incontro spirituale fra uomo, fede e natura.

La grande particolarità della rievocazione signese risiede inoltre nel fatto che ogni elemento è dotato di una particolare meccanizzazione, la quale crea un vero e proprio senso di movimento che come un vento si insinua fra le varie situazioni rappresentate, rendendole vive e cariche di significato. Per l’anno 2021 il Presepe si arricchisce ulteriormente della “rappresentazione della neve”, il cui dispositivo è stato acquistato grazie al “service” del Rotary Club Bisenzio Le Signe, nell’ottica di una più ampia valorizzazione delle manifestazioni artistiche e culturali del nostro territorio.

La giornata di presentazione del Presepe di San Miniato a Signa è stata infatti condotta attraverso quel fil-rouge che avvicina i valori rotariani del servire a quelli tipici del mondo cristiano e umanistico, come dimostrano anche le numerose manifestazioni artistiche organizzate dalla parrocchia, che hanno arricchito di ulteriori significati la giornata: dagli interventi del coro parrocchiale alle interpretazioni poetiche di Marco Mazzoni e alle raffinate esecuzioni musicali di Padre Igino Canestri che ha eseguito alcuni brani del repertorio barocco di Johan Sebastian Bach e del compositore pratese Domenico Zipoli, al pregevole organo settecentesco della chiesa signese, strumento storico dal grande valore tecnico e artistico.

Significativa anche la tradizione che vede impegnata la parrocchia di San Miniato nel mondo dell’arte: la chiesa signese ha infatti scelto da tempo, di accogliere in maniera permanente la donazione di alcune opere d’arte contemporanee frutto della mano di alcuni artisti locali. Dopo le pregevoli opere del maestro Antonio Manzi e di Tiziana Faccendi, è stata accolta quest’anno la donazione di un disegno acquerellato dal titolo “Natività” realizzato da Francesco Monciatti, giovane storico dell’arte e brillante illustratore, anch’egli socio del Club: “Si tratta di un’opera – ha spiegato – che nel soggetto esula dai canoni della tradizionale rappresentazione della nascita di Cristo, proponendo per mezzo delle sue figure un’attuale riflessione sul significato profondo della nascita e della famiglia”. “Con questo “service, – ha dichiarato invece il presidente del Club, Giancarlo Torracchi – abbiamo inteso dare un senso di continuità alla nostra presenza sul territorio di Signa, valorizzandone le tradizioni storiche e popolari”.