CAMPI BISENZIO – Un guardiano del faro, che come tale non si sposta mai. Ma da quel faro ha visto passare un mondo intero, dal semplice turista a un futuro Papa. Una vita eccezionale, quella di don Elio Pierattoni, rettore della chiesa di San Giovanni Battista a Limite, la Chiesa dell’Autostrada. Don Pierattoni, nato a Firenze, è scomparso a 92 anni e domani, 22 agosto, saranno celebrati i funerali alle 10,30 nella “sua” chiesa.
A definirsi “guardiano del faro” era stato lui stesso, in un libro scritto insieme all’amico Giovanni Bacci nel 2003. E a ricordare in queste ore il sacerdote, ma anche l’uomo, lo studioso appassionato di arte, musica e letteratura è il dottor Bacci, suo medico curante per decenni e amico. Don Pierattoni è stato nominato rettore della chiesa fin dalla sua inaugurazione, nel 1964 e da lì non si è mai spostato. Parlava fluentemente l’inglese e ha conosciuto gente da tutto il mondo, dal Giappone all’America. “Soprattutto negli anni Sessanta e Settanta – racconta Bacci – l’Autostrada era la grande via che attraversava l’Italia del boom economico. Alla chiesa si fermavano persone di tutto il mondo, sacerdoti da tutto il mondo. Nel 1965 ha lasciato un suo ricordo e la sua firma il vescovo di Cracovia che stava andando a Roma al Concilio. Quel vescovo era Karol Wojtyla”. Una chiesa speciale quella di Limite, progettata da Giovanni Michelucci, che Pierattoni ha incontrato più volte. Con la forma di una tenda, pronta ad accogliere i “viandanti”, era sempre piena durante le omelie di don Elio. Una chiesa che custodisce eccezionali opere d’arte, che il rettore spiegava e raccontava a chiunque facesse domande e volesse conoscerla. “Una mente brillante, un grande studioso – continua Bacci – che amava suonare il pianoforte e l’organo. Un grande spirito, una persona perbene”.
A ricordare il sacerdote anche il presidente del Consiglio comunale di Campi Bisenzio, Alessio Colzi. “La Chiesa dell’Autostrada (o di Limite) – ha scritto su Facebook – quella straordinaria moderna “tenda” tipica di ogni pellegrino e persona, di passaggio lì o più in generale su questa terra, con la sua magnifica storia legata all’Italia del boom e la sua celebrata architettura, sarebbe stata solo un edificio freddo senza don Pierattoni. Penso che resterà nel cuore e nella testa di molti”.
Lo ha ricordato sul suo profilo social anche il sindaco Emiliano Fossi. “Una grande figura – ha scritto – dalla forte e vitale personalità che ha suscitato in me ammirazione e simpatia. Dalla costruzione la Chiesa dell’autostrada (1964), una delle opere storiche architettoniche più importanti in assoluto, è stata “casa” sua dove ha accolto fedeli e non con quel suo fare sorridente e affabile. Tutta la comunità di Campi lo ricorda e saremo presenti con gonfalone e fascia alle esequie”.