Il sindaco Fossi e un 2020 “ricco” di imprevisti: “Orgoglioso della comunità campigiana, guardiamo con fiducia al futuro”

CAMPI BISENZIO – Quando, in passato, abbiamo fatto una chiacchierata con il sindaco di Campi, Emiliano Fossi, ci è sempre venuto spontaneo un paragone con un calciatore della Fiorentina, squadra di cui è tifoso, soprattutto in riferimento alla fase storica e amministrativa che stavamo vivendo. E’ stato così anche questa volta, alla fine “di un […]

CAMPI BISENZIO – Quando, in passato, abbiamo fatto una chiacchierata con il sindaco di Campi, Emiliano Fossi, ci è sempre venuto spontaneo un paragone con un calciatore della Fiorentina, squadra di cui è tifoso, soprattutto in riferimento alla fase storica e amministrativa che stavamo vivendo. E’ stato così anche questa volta, alla fine “di un anno molto particolare”, come ha ripetuto durante il nostro incontro a Villa Rucellai, e all’antivigilia di un anno nuovo in cui il primo cittadino campigiano spera davvero – questa è la nostra sensazione – di “tirare la zampata vincente”. Un po’ come era il “puntero” argentino Daniel Bertoni, che negli anni Ottanta ha fatto sognare la tifoseria viola e che, in partita, magari dopo qualche fase di attesa, era sempre pronto a colpire.

L’esperienza del Covid ha rappresentato – e rappresenta tuttora – una prova di resistenza e un atto di fiducia verso il futuro. A tutti i livelli, collettivi e individuali. Sindaco, non solo alla luce di tutto quello che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo, che anno è stato?

“Sono stati dodici mesi molto difficili, imprevisti. Con conseguenze tutte da valutare, da tutti i punti di vita. Ma sono stati anche dodici mesi con tante risorse messe in campo e nel corso dei quali, ancora una volta, sono emersi chiaramente tutti i valori della comunità campigiana. Valori di cui sono orgoglioso e per i quali ringrazio i miei concittadini. Ma lasciatemi fare un apprezzamento anche per l’amministrazione comunale che penso sia da ringraziare per il lavoro svolto”.

Si riferisce all’emergenza sanitaria o a quanto fatto complessivamente?

“Mi riferisco a tutti gli impegni che avevamo preso e che sono stati portati avanti. Con un bilancio di previsione importante, approvato nei giorni scorsi, che prevede più risorse per il sociale, per le strade, per il verde e per l’innovazione tecnologica, settori di primaria importanza per la vita di un Comune. Bilancio che, ci tengo a ribadirlo, ancora una volta è stato approvato prima della fine dell’anno”.

Facciamo qualche esempio concreto…

“Se ne può fare più di uno: la Bretella di Capalle, i lavori per la Circonvallazione Ovest, la progettazione per la Circonvallazione Est, la passerella che collegherà Badia a Settimo a San Donnino, la gara per i lavori in via Prunaia, il Ponte al Santo, l’affidamento dei lavori in piazza Fra’ Ristoro e in piazza della Costituzione a San Donnino, l’area esterna della Rocca Strozzi, con l’inaugurazione, nel 2021, del museo dei reperti archeologici di Gonfienti, il Palazzo Pretorio, con lo spostamento degli uffici da via Pasolini e un importante risparmio dal punto di vista economico dal momento che quegli affitti non dobbiamo più pagarli, la nuova scuola in via Gramignano che a breve vedrà il progetto esecutivo, il “nuovo” campo sportivo della Lanciotto, la palestra alla stadio Zatopek, l’approvazione del Piano strutturale. E potrei continuare ancora…”.

Obiettivi importanti. E guardando ancora più in là?

“Giorno dopo giorno stiamo lavorando perché quella campigiana sia una comunità più forte e più coesa in modo che, una volta superata questa fase di emergenza sanitaria, possa ripartire con maggiore dinamismo. E credo che i prossimi mesi siano decisivi per “dare un’ accelerata” nella costruzione del nuovo modello di città che abbiamo in mente. Con la consapevolezza, al tempo stesso, che di fronte a noi abbiamo ancora quasi tre anni per far voltare definitivamente pagina a Campi. Un territorio che fino a oggi ha dimostrato la propria capacità nel saper investire, nel guardare avanti e che non intende certo fermarsi”.

La vicenda del nuovo stadio della Fiorentina, almeno apparentemente, sta vivendo una fase di attesa. Se le chiediamo di obiettivi più a lungo termine, quale è la sua risposta?

“La mia risposta è che ce ne sono almeno quattro, per i quali, tuttavia, nel 2021 dovremo dare – e ricevere, aggiungiamo noi, n.d.r. – dei segnali: il recupero della parte rimanente della Rocca Strozzi, la realizzazione di una nuova scuola superiore a Campi il cui indirizzo sia collegato al tessuto economico di riferimento di questo territorio, il recupero dell’area ex Hangar oltre alla necessità di fare qualche altro passo in avanti per arrivare in futuro con la tramvia a Campi”.

Al fuoco, insomma, c’è tanta carne: come si prepara ad affrontare l’anno nuovo?

“Esco dal 2020 fortemente motivato, in attesa di un anno nuovo che mi sto preparando appunto ad affrontare con la giusta carica motivazionale”.