Il Tar dà ragione a Uniti per Signa: Chiara Di Bella entra in consiglio comunale

SIGNA – In data odierna il Tribunale amministrativo regionale per la Toscana, sezione seconda, si è definitivamente pronunciato sul ricorso presentato da Uniti per Signa “per l’errata attribuzione – si legge in una nota del gruppo consiliare – di un seggio elettorale accogliendolo e disponendo, come si legge nella sentenza, l’assegnazione del seggio consiliare alla […]

SIGNA – In data odierna il Tribunale amministrativo regionale per la Toscana, sezione seconda, si è definitivamente pronunciato sul ricorso presentato da Uniti per Signa “per l’errata attribuzione – si legge in una nota del gruppo consiliare – di un seggio elettorale accogliendolo e disponendo, come si legge nella sentenza, l’assegnazione del seggio consiliare alla ricorrente Chiara di Bella in luogo della candidata proclamata eletta Valentina Quattrone“. Una decisione sulla quale si sono espressi Matteo Mannelli e Gianni Vinattieri, rispettivamente segretario politico e capo gruppo di Uniti per Signa. “La sentenza – affermano – in parte rende giustizia e ristabilisce il rispetto della sovranità popolare che si era esplicata attraverso il libero voto dei cittadini signesi e che i grossolani e macroscopici errori dell’Ufficio centrale elettorale avevano compromesso. Con un sovvertimento del voto che avevamo evidenziato e argomentato fin dal primo momento senza, però, ottenere una decisa presa di posizione dell’amministrazione comunale e del sindaco: di coloro, cioè, che per primi dovrebbero essere i custodi del rispetto della volontà popolare. E invece siamo stati lasciati soli ad affrontare l’arroganza di una casta intangibile”.

“Purtroppo . aggiungono – le spese saranno “compensate” e sono pesanti. E se una lista come UPS, che con molte difficoltà si è presentata a livello comunale, non si fosse esposta anche da un punto di vista economico, sarebbe passato il fatto che il voto dei signesi può essere in tranquillità ribaltato d’imperio da una decisione calata dall’alto: è una vergogna. Come avevamo già detto all’atto della presentazione, il ricorso non era assolutamente contro la persona di Valentina Quattrone e non aveva colore politica. Anzi, siamo rammaricati per la diminuita pluralità del consiglio comunale: da ascrivere, però, a un legislatore che negli anni passati ha tagliato in modo consistente il numero dei consiglieri costringendo le liste ad altissimi quozienti per essere rappresentate”.

“Facciamo i migliori auguri di buon lavoro a Chiara Di Bella, – concludono Mannelli e Vinattieri – con la sua entrata i consiglieri comunali di Uniti Per Signa saranno tre come quelli della Lega: numeri che evidenziano l’ottimo risultato elettorale e politico conseguito dalla nostra lista”.