Il teatro, la biblioteca, il museo: tutti sotto lo stesso “tetto”. E il presidente Salvi spiega come sarà una Fondazione più “2.0”

CAMPI BISENZIO – La strada è tracciata. E, a indicarla, è il presidente della Fondazione Accademia dei Perseveranti, Stefano Salvi, che nei giorni scorsi ha approvato il primo bilancio preventivo dell’ente che si occuperà della gestione del Teatrodante Carlo Monni, della biblioteca Tiziano Terzani, delle varie attività editoriali e, a partire dalla prossima estate (si […]

CAMPI BISENZIO – La strada è tracciata. E, a indicarla, è il presidente della Fondazione Accademia dei Perseveranti, Stefano Salvi, che nei giorni scorsi ha approvato il primo bilancio preventivo dell’ente che si occuperà della gestione del Teatrodante Carlo Monni, della biblioteca Tiziano Terzani, delle varie attività editoriali e, a partire dalla prossima estate (si parla di maggio/giugno) del Museo archeologico che sta nascendo all’interno della Rocca Strozzi. Oltre a tutto ciò ci sarà anche l’attività nel Teatro Jenco di Viareggio, dal momento, come sottolineato dallo stesso Salvi, “che sono cambiate le condizioni contrattuali e, per la prima volta, oltre alla vendita dei biglietti è previsto anche il sostegno economico da parte del Comune di Viareggio”. Ci sono insomma, e anche su questo Salvi ha voluto “tenere la barra dritta”, le condizioni per creare un vero e proprio culturale a Campi Bisenzio, con attività che spaziano in più settori e che possono offrire un’offerta di contenuti non di poco conto.

A partire dal teatro che, in attesa di capire se cambierà qualcosa nelle prossime settimane dal punto di vista normativo, per l’emergenza sanitaria in corso, alla voce in bilancio “Teatrodante Carlo Monni”, ha previsto, “in modo molto prudenziale”, ha detto Salvi, una serie di introiti che si basano sul 70% delle possibili presenze registrate nel 2019. Ma non solo, perché per rilanciare ulteriormente l’attività del teatro dopo il tremendo periodo che abbiamo vissuto e che sembra non voler terminare, è stato deciso di “lavorare molto sul territorio, – spiega Salvi – con produzione locali ma anche grazie a una maggiore collaborazione con le compagnie locali”. E, per diversificare l’offerta, “sfruttare” la biblioteca, magari creando una vera e propria sinergia, e la scuola di teatro, già attiva all’interno del Teatrodante Carlo Monni, per realizzare una serie di lavori sui grandi classici”.

Tanta carne al fuoco, quindi, anche in previsione dell’apertura del Museo archeologico: “Lavoreremo con l’amministrazione comunale – dice Salvi – per il contratto di servizio per la gestione. E, al tempo stesso, stiamo già guardando in prospettiva perché, una volta aperto, va anche fatto vivere. La nostra speranza è che contemporaneamente sia ultimata anche la pista ciclabile che collega Campi con gli scavi di Gonfienti, creando in questo modo un percorso attuale e interattivo”.

Ma anche la biblioteca “dovrà migliorare offerta e servizi”, partendo dal presupposto che si dovrà puntare ancora di più sui giovani, “anche a teatro, con spettacoli pensati soprattutto per loro e creando, perché no, un “percorso” che colleghi tutti i settori che sono sotto l’egida della Fondazione, mantenendo tuttavia centri di costo diversificati. E in questo i mezzi di comunicazione più “in voga”, a partire dai social, dovranno recitare un ruolo di primo piano”. Quella che sta nascendo, insomma, vuole essere una Fondazione più “2.0”, senza, al tempo stesso, perdere di vista i contenuti. Anzi, e creare in questo modo un’offerta che possa attirare spettatori – e fruitori – un po’ da tutta l’area metropolitana.