Il torrente Zambra in inverno e i consigli del CAI per le escursioni

SESTO FIORENTINO – L’inverno e il maltempo hanno modificato i panorami naturali, in particolare quelli della zona collinare, cambiamenti dovuti anche alla neve caduta su Monte Morello e che ha richiamato molte persone. Panorami innevati, strade scomparse sono state immortalate nelle foto e poi postate sui social. La stagione invernale con la pioggia copiosa dei […]

SESTO FIORENTINO – L’inverno e il maltempo hanno modificato i panorami naturali, in particolare quelli della zona collinare, cambiamenti dovuti anche alla neve caduta su Monte Morello e che ha richiamato molte persone. Panorami innevati, strade scomparse sono state immortalate nelle foto e poi postate sui social. La stagione invernale con la pioggia copiosa dei giorni scorsi ha trasformato anche il paesaggio attorno al torrente Zambra, meta anche questo di escursioni. 

Nelle foto del CAI, gentilmente concesse, si vede lo Zambra, la cui sorgente principale è nella zona della Torre di Baracca, passa dalla fonte Giallina, sotto il ponte di Spartimoglie dove c’è il sentiero CAI numero 3, da Palastreto e a fianco della tomba etrusca della Montagnola, protagonista di un immagine spettacolare. Il torrente, che in estate dopo i lavori dell’alta velocità è quasi sempre secco, adesso si è trasformato. Ed è spesso meta di escursioni. Il CAI ricorda che nell’alveo dello Zambra  non c’è un percorso segnato, ma alcuni tratti sono raggiungibili. Quando si inizia, però, un’escursione è necessario seguire alcune semplici attenzioni.

“Quando ci si appresta ad affrontare un’escursione bisogna cercare di organizzarsi – spiega Silvia Sarri del CAI – lo stesso percorso in estate o in inverno non è uguale, cambiano le condizioni di praticabilità. In estate il terreno è più solido, mentre in questa stagione è più facile trovare percorsi scivolosi e motosi- Per questo consigliamo sempre di prepararsi ad affrontare una escursione indossando scarpe comode e adatte a questo tipo di camminata e dotarsi di bastoncini in modo da garantire l’equilibrio durante l’escursione non sempre in pari. Ad esempio lungo la Zambra ci sono percorsi vicino al fiume scivolosi leggermente in pendenza. Per iniziare l’escursione i consigli sono sempre i soliti: partire presto in modo da poter rientrare prima che diventi buio, portarsi dietro una cartina, una pila, il telefono”.

Uno dei problemi presente sui sentieri è quello degli atti vandalici: “Di recente è stata danneggiata la Madonnina sotto la Fonte Giallina – dice Sarri – questi luoghi sono patrimonio di tutti. Purtroppo gli atti vandalici accadono spesso, a volte colpiscono proprio i cartelli con le indicazioni che in alcuni casi vengono spostati. Bisognerebbe fare attenzione perché ci sono persone che spendono il loro tempo per garantire la sicurezza sui sentieri e noi del CAI facciamo quanto possibile per la sicurezza degli escursionisti”.