Il “trattilismo” di Julius Camilletti vale il “Premio speciale Simone Baracchi”

CAMPI BISENZIO – Sabato 1 dicembre a Palazzo Vecchio nel Salone dei Cinquecento si è svolta la cerimonia conclusiva del “Premio Firenze 2018”, arrivato all’edizione numero 36. E dopo il saluto del presidente, Marco Cellai, e del Comune di Firenze, sono state consegnate le targhe, simbolo del premio, riconoscimenti nell’ambito della cultura, delle arti, delle […]

CAMPI BISENZIO – Sabato 1 dicembre a Palazzo Vecchio nel Salone dei Cinquecento si è svolta la cerimonia conclusiva del “Premio Firenze 2018”, arrivato all’edizione numero 36. E dopo il saluto del presidente, Marco Cellai, e del Comune di Firenze, sono state consegnate le targhe, simbolo del premio, riconoscimenti nell’ambito della cultura, delle arti, delle professioni e dell’impegno sociale. L’artista campigiano Julius Camilletti, detto JulCam, ha partecipato con una delle sue opere fra le più significative: “La mano del destino ha catturato un’altra anima”. Con il suo “trattilismo”, tecnica inconfondibile caratterizzata da un lavoro certosino di ore e ore di incastri di colori senza alcun disegno preposto, JulCam si è aggiudicato il “Premio speciale Simone Baracchi”.
“Sono contento di aver vinto questo premio – ha detto Camilletti – a conclusione di un anno ricco di soddisfazioni: aver ricevuto il Collare Laurenziano per meriti artistici prima e ora questo premio speciale mi riempie di felicità. Significa che la mia passione per l’arte, così come concepita, “A Modo Mio”, sta arrivando al cuore delle persone. Ringrazio tutti i componenti della giuria che hanno scelto la mia opera fra le tante pervenute e tutti gli organizzatori dell’evento che permettono a noi artisti di portare avanti la nostra arte. Tutto ciò è uno stimolo per continuare e migliorarsi perché l’arte non solo è passione, ma è lo specchio della nostra anima”.