“IMForest025”: parte da Firenze la foresta itinerante che attraverserà l’Europa nel segno del cambiamento climatico

FIRENZE – È il chiostro del Museo Sant’Orsola, nel cuore urbano della città, la prima tappa del progetto “IMForest025” che, nel corso del 2025, porterà una porzione di bosco mediterraneo capace di immagazzinare Co2 e mitigare le temperature, dall’Italia alla Spagna, per segnalare l’urgenza di un processo di riforestazione globale. Nei giorni scorsi la presentazione […]

FIRENZE – È il chiostro del Museo Sant’Orsola, nel cuore urbano della città, la prima tappa del progetto “IMForest025” che, nel corso del 2025, porterà una porzione di bosco mediterraneo capace di immagazzinare Co2 e mitigare le temperature, dall’Italia alla Spagna, per segnalare l’urgenza di un processo di riforestazione globale. Nei giorni scorsi la presentazione e l’apertura al pubblico della prima porzione di foresta, la SOForest025, negli spazi del Museo Sant’Orsola che sarà visitabile su prenotazione fino al 19 giugno. L’opening ha proposto un ricco programma tra talk, concerti e performance e ha visto la partecipazione del sindaco di Firenze Sara Funaro, della direttrice del Museo Sant’Orsola Morgane Lacquet Laforgue, dell’oro olimpico Vincent Defrasne, dell’esploratore polare Mike Horn e dell’executive director della XIII Biennale Internazionale del Paesaggio di Barcellona Marina Cervera, del direttore del Parco Nazionale dell’Asinara Vittorio Gazale, dei paesaggisti internazionali Henri Bava (Parigi) e Karin Helms (Oslo), del litofonista francese Tony Di Napoli, del performer Gavino Murgia e degli attori sordi del Laboratorio Silenzio. Ilprogetto è a cura di LWCircus, network per lo sviluppo sostenibile tra Messico, Italia e Cina, già responsabile della sezione Resilienza arte e paesaggio del Padiglione Italia alla XVII Biennale di Architettura di Venezia. “Come tappa ultima ci proponiamo la città di Valencia, a fine novembre 2025 con successiva messa a dimora delle piante a ripristino e consolidamento della naturalità locale, stravolta dagli avvenimenti alluvionali del 2024, attraverso un progetto di risanamento ambientale condiviso con la comunità” spiega la coordinatrice del progetto Anna Caterina Piras. SOForest025 è in collaborazione con Museo Sant’Orsola, col patrocinio della Città Metropolitana di Firenze e del Parco dell’Asinara e il sostegno di Parma Agency Group e del gruppo AYAQ.

“IMFOrest025” e la tappa pilota SOForest025 costituiscono un’evoluzione naturale degli obiettivi di LWCircus-Onlus, che dal 2017 lavora per valorizzare paesaggi culturali sensibili o compromessi dal punto di vista ambientale, attraverso gli strumenti dell’inclusione sociale e dei linguaggi artistici. Già responsabile della curatela della sezione Resilienza arte e paesaggio del Padiglione Italia alla XVII Biennale di Architettura di Venezia, il network ha all’attivo la partecipazione alle ultime due edizioni della Biennale del Paesaggio di Barcellona e dal 2021 cura nel Parco dell’Asinara la BRAL, Biennale di Resilienza, Arte e Paesaggio. IMForest025 e SOForest025 vogliono non solo costituire un gesto di attivismo climatico, ma offrire l’opportunità di sperimentare concretamente quanto la riforestazione può migliorare la vita dei cittadini, contrastando il fenomeno delle isole di calore ad esempio. Non solo: l’esperienza di LWCircus-Onlus fa in modo che l’impronta ecologica generata dallo spostamento delle piante e dalla creazione stessa dell’iniziativa venga costantemente monitorata e bilanciata. Niente viene lasciato al caso, gli elementi vegetali vengono scelti e curati per sostenere la durata e le condizioni del progetto, al termine del quale trovano una collocazione definitiva.

Sara Coseglia