CAMPI BISENZIO – Anche il sindaco di Campi, Emiliano Fossi, ha deciso di intervenire nel dibattito che si è aperto a seguito della tragedia che ha coinvolto la comunità cinese a Prato e lo fa affermando che nei capannoni industriali dei cinesi ci sono condizioni di lavoro e di vita vergognose. Una situazione che “sappiamo tutti, nonostante vent’anni di impegno, lavoro, risorse pubbliche per progetti e politiche per l’integrazione”.
“È ovvio che è inaccettabile la situazione in cui vivono tanti cittadini cinesi nelle nostra zone – dice Fossi – per me è inaccettabile per 365 giorni all’anno. Lo Stato e le istituzioni devono essere inflessibili ma anche l’economia, non più soltanto locale, deve fare un ragionamento rigoroso e innovativo”.
Nel breve comunicato diffuso oggi Fossi sottolinea che a Campi non ci sono cittadini italiani o cinesi ma solo “cittadini campigiani”. E aggiunge “non mi interessa da dove vengono ma dico che hanno il dovere di far parte della comunità, di condividere la contemporaneità, di non vivere in enclave che non intendo giustificare in alcun modo”.
Immigrazione. Fossi: “Ogni cittadino campigiano deve rispettare le stesse leggi”
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