In 80 persone alla cena della Fondazione Berti

SESTO FIORENTINO – Sono state 80 le persone che hanno partecipato alla cena promossa dalla Fondazione per la scultura “Antonio Berti” per promuovere il restauro del suo studio. Un’iniziativa che si è tenuta alla Casa del Popolo di Quinto Alto con menu di pesce e alla quale erano presenti il sindaco Lorenzo Falchi, il presidente del […]

SESTO FIORENTINO – Sono state 80 le persone che hanno partecipato alla cena promossa dalla Fondazione per la scultura “Antonio Berti” per promuovere il restauro del suo studio. Un’iniziativa che si è tenuta alla Casa del Popolo di Quinto Alto con menu di pesce e alla quale erano presenti il sindaco Lorenzo Falchi, il presidente del consiglio regionale, Eugenio Giani e il figlio dell’artista, Giovanni.

“Una partecipazione così ampia dà grande conforto al nostro impegno – ha sottolineato Francesco Mariani, presidente dell’Associazione per promuovere la conoscenza delle opere di Antonio Berti e per il restauro del suo studio – Il nostro progetto sta andando avanti passo dopo passo con continuità, ma lo studio ha ancora bisogno di tanti interventi prima di poter diventare fruibile in modo stabile per gli amanti d’arte e per gli studenti. Ringrazio il sindaco Falchi e il presidente Giani per la loro significativa presenza e la Casa del Popolo di Quinto Alto per averci ospitato per questa iniziativa”.

“Questo è un progetto che sta molto a cuore al Comune – ha ribadito il sindaco Lorenzo Falchi – per quello che la figura di Antonio Berti ha rappresentato per la cultura nazionale e internazionale. Un plauso va a Fondazione e Associazione ‘Antonio Berti’, presiedute da Domenico Viggiano e Francesco Mariani, per il gran lavoro che stanno facendo. Grazie anche alla Casa del Popolo di Quinto Alto per aver ospitato la cena. I Circoli del territorio sono sempre di sostegno per queste iniziative, l’anno scorso eravamo a Settimello. Per lo studio siamo consapevoli che sarebbe necessario un maggior sostegno economico e ci adopereremo per coinvolgere in tal senso altre istituzioni, come Regione e Ministero, anche perché ritengo che, per la valenza assoluta della figura di Berti, questo progetto abbia tutte le carte in regola per essere oggetto di futuri bandi e di future intercettazioni di risorse”.