FIRENZE – Per lo sport in Toscana sono in arrivo altri 10 milioni di euro, dopo che negli ultimi due anni ne sono stati spesi oltre 30. Ad annunciarlo è stato il presidente della giunta regionale Eugenio Giani, che ha anche la delega allo sport, intervenendo ieri mattina in commissione sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd). Giani è stato ascoltato nell’ambito di una seduta organizzata per fare un punto aggiornato sul settore, anche in vista del lavoro fatto in Commissione, e in dirittura di arrivo, su due proposte di legge sulla gestione degli impianti sportivi.
Il presidente ha spiegato che i 10 milioni disponibili “saranno attribuiti attraverso un bando a cui saranno ammessi sia i Comuni che non hanno ricevuto fino a ora finanziamenti per gli interventi sugli impianti sportivi, sia i Comuni che sono stati finanziati solo parzialmente”, e questo “dovrebbe permettere di coprire interamente il territorio toscano”. Oltre a questa cifra, sono previsti finanziamenti per numerosi interventi specifici su vari impianti su tutto il territorio toscano. “E’ evidente che l’impegno sul settore dello sport rappresenta un tratto distintivo di questa legislatura – ha commentato Enrico Sostegni – e questo è determinante, perché si tratta di un settore ultimamente in difficoltà per la gestione degli impianti”.
Il presidente Giani ha inoltre illustrato le linee di azioni che la Toscana intende intraprendere nella gestione della materia sport e soprattutto degli impianti. Partendo dal ricordare come fino alla fine degli anni Novanta gli impianti sportivi fossero gestiti direttamente dai Comuni, e come sia stata la legge finanziaria del 2002 a stabilire che dovessero essere le Regioni a fissare i criteri e gli indirizzi per la gestione degli impianti, dopo di che si è arrivati alla legge regionale del 2005 più volte modificata, Giani ha sottolineato che “oggi è giusto rivedere la legge in materia”. Questo restando fermo il fatto che criteri e indirizzi sono di competenza regionale, a cui seguono i regolamenti comunali che disciplinano gli affidamenti. “Non mi piace – ha detto – la tendenza che si è registrata negli ultimi anni per cui nelle gare si sono inseriti spesso soggetti imprenditoriali che hanno intravisto opportunità di profitto. Gli impianti sportivi hanno anche una funzione sociale e non è positivo che a gestirli siano realtà che hanno scopo di lucro. Rischia di venire meno quel meccanismo virtuoso che è rappresentato da chi fa attività di base e attività agonistica”. Per questo, ha aggiunto Giani, “ritengo che l’obiettivo debba essere quello di tutelare a tutto tondo le società sportive, premiando criteri come la storicità, la partecipazione a una pluralità di attività, alla continuità, ai valori perseguiti”. Secondo il presidente inoltre non è positivo affidare impianti al massimo ribasso “ma occorre una valutazione qualitativa” dell’attività svolta, così come occorre limitare al massimo il ricorso al subaffitto. Giovanni Galli (Lega) ha raccomandato, visti gli esempi negativi accaduti nel tempo, che “nelle commissioni per i bandi siano inserite persone che hanno competenza in materia di sport, che sia conciliata la priorità data alle società sportive con il fatto che ai bandi possono partecipare enti di promozione allo sport e federazioni, che siano valorizzati gli interventi per l’efficientamento energetico”.
Diego Petrucci (FdI) ha richiamato l’attenzione sul ruolo fondamentale che, nella diffusione dello sport sul territorio, svolgono anche le palestre delle scuole, chiedendo che la legislazione in materia preveda la possibilità di affidamento nel pomeriggio alle società sportive a titolo gratuito. Ha inoltre affermato il suo pieno sostegno all’iniziativa “Città Toscana dello sport” augurando la replica nel 2023. Andrea Vannucci (Pd) ha illustrato la proposta di legge da lui firmata in materia di gestione degli impianti sportivi. In Commissione sono infatti approdate due proposte di legge, una presentata dal Pd e una dal consigliere di Forza Italia Marco Stella, su cui si sta lavorando per arrivare a un testo unico.
“La proposta di legge prova a dare una risposta alle sollecitazioni arrivate dal presidente Giani – ha spiegato Vannucci -. C’è una tendenza sbagliata, dopo aver inserito lo sport nel codice degli appalti, a comprimere il potere di indirizzo delle Regioni. In Toscana vogliamo dare un segnale diverso, ribadendo la necessità di avere soggetti che svolgono attività sportiva e che non si limitino ad affittare le strutture”. Per questo, tra i criteri da privilegiare per l’affidamento, molto peso viene dato al numero di tesserati federali e alla presenza di un settore giovanile che svolge attività. Ancora, nella proposta di legge vengono considerati la storicità delle società sportive e la consistenza degli investimenti fatti sugli impianti.