In bici da Montelupo a Signa: a giugno sarà tutto pronto

SIGNA – La Provincia di Firenze interviene per precisare il reale stato dei lavori della pista ciclabile che collega Montelupo a Signa. “Il completamento del percorso ciclopedonale Montelupo-Signa non è stato prorogato a causa del fallimento della ditta che si occupa dei lavori” – ha precisato l’assessore alle infrastrutture e pianificazione territoriale della Provincia di […]

SIGNA – La Provincia di Firenze interviene per precisare il reale stato dei lavori della pista ciclabile che collega Montelupo a Signa. “Il completamento del percorso ciclopedonale Montelupo-Signa non è stato prorogato a causa del fallimento della ditta che si occupa dei lavori” – ha precisato l’assessore alle infrastrutture e pianificazione territoriale della Provincia di Firenze, Marco Gamannossi. “La Provincia ha ancora un contratto in essere con la ditta aggiudicataria dei lavori sulla quale non ci risultano pendenti dei procedimenti di natura fallimentare. I lavori hanno subito ritardi per problematiche realizzative insorte con l’Impresa ed in corso di definizione. Inoltre il maltempo di questo inverno non ha certo aiutato”. “La soluzione è comunque prossima – rassicura l’assessore provinciale – e per giugno è programmata l’apertura ufficiale alla fruizione del percorso”. “Mi preme sottolineare – continua Gamannossi – che il tracciato della pista ciclabile Montelupo-Signa è già interamente percorribile. L’opera ha ricevuto un battesimo di fuoco in questo inverno resistendo a quattro eventi idraulici di importante portata, con quasi due metri di altezza d’acqua che hanno investito il percorso. Non sono stati però arrecati danni strutturali, ma interferenze preventivate nel piano di manutenzione dell’opera, relative essenzialmente alla sistemazione di piccole erosioni legate al transito della piena e rimozione della deposizione di masse detritiche e alberature. Si tratta della prima pista con parti interamente in area golenale realizzata in Provincia di Firenze. Chi conosce i luoghi è consapevole che non si tratta di un intervento tecnicamente facile da calibrare dal punto di vista di costi/benefici e tutto sommato è una sfida, per ora, vinta”.