In Commissione la Fi-Pi-Li e Toscana Strade: dibattito a 360 gradi. Ma numero di veicoli e pedaggio hanno il sopravvento

FIRENZE – Al via, in commissione Controllo guidata da Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia), il percorso di approfondimento sul progetto di costituzione di Toscana Strade Spa, società in house della Regione Toscana. Oggi, lunedì 6 febbraio, è stato audito il presidente della giunta regionale Eugenio Giani, il prossimo appuntamento sarà con i dirigenti, per aver il quadro più possibile completo su questa […]

FIRENZE – Al via, in commissione Controllo guidata da Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia), il percorso di approfondimento sul progetto di costituzione di Toscana Strade Spa, società in house della Regione Toscana. Oggi, lunedì 6 febbraio, è stato audito il presidente della giunta regionale Eugenio Giani, il prossimo appuntamento sarà con i dirigenti, per aver il quadro più possibile completo su questa “complessa partita”.

Il presidente, si legge in una nota, ha parlato di “visione strategica” e di necessità di intervenire al più presto su una strada – la Fi-Pi-Li – che costringe in due corsie 60.000 veicoli al giorno, in gran parte Tir e altri mezzi pesanti, e che è nata “in fretta” per poter usufruire dei finanziamenti per i mondiali di calcio del 1990. Una dimostrazione: il crollo delle quattro paratie, tra il 6/7 gennaio 2021, in località Carcheri nel Comune di Lastra a Signa. Anche da qui la consapevolezza di dover programmare gli interventi e quindi scegliere una soluzione ad hoc, ovvero una società in house direttamente legata al proprietario della strada, che è la Regione, per intervenire sul fronte della sicurezza e per superare la diffidenza verso finanziamenti statali ed europei. “Se la società funziona – ha concluso Giani – un giorno può fare da volano anche per strade di grande infrastrutturazione”.

Nel corso del dibattito, Maurizio Sguanci (Italia Viva), definendo la Fi-Pi-Li “arteria strategica da mantenere in salute”, si è soffermato soprattutto sulla tempistica. Il presidente ha parlato di un anno per la nascita della società, di due per lo studio e di due anni e mezzo per i primi interventi. Silvia Noferi (M5S) ha chiesto chiarimenti sul pedaggio, cioè quanto sarà inferiore quello sulla Fi-Pi-Li rispetto a quello autostradale. Secondo Giani sarà il 70-80 per cento in meno. Massimiliano Riccardo Baldini (Lega), partendo da uno studio del 2017 dai numeri diversi, che parlava di 140.000 veicoli e non 60.000, ha invitato a riflettere sul pedaggio selezionato e sulle connesse problematiche giuridiche, nonché sui costi della società, che potrebbero portare ad un indebitamento della Regione. Il presidente dell’esecutivo, pur nella consapevolezza di possibili reazioni, sia sociali che giuridiche, è stato comunque chiaro: “Intendo andare dritto sul progetto”. 

Ma quale è la questione di fondo? Come sottolineato dal presidente della Controllo: “Occorre stabilire se la Fi-Pi-Li è alternativa o meno alla A11, quindi verificare i flussi del traffico e organizzare gli interventi coordinandoli con i lavori sulla terza corsia”. Inoltre, per giustificare l’istituzione di una società in house “l’interesse deve essere pubblico”. Ancora: “è opportuno non sottovalutare i possibili contenziosi da parte delle associazioni dei trasportatori, tenendo anche presente che a livello comunitario il “pedaggiamento” è sulle autostrade e non su altre vie di comunicazione”. “Sul tappeto le problematiche restano molte – ha concluso Capecchi – e le approfondiremo con la dirigenza, nel corso di una nuova seduta di commissione, chiamata a fare il punto sul trasferimento del personale, sull’Iva, sui vari passaggi giuridici, sul pedaggio da introdurre per gli autobus”.