“In giro per Campi” con la sezione soci Coop. Questa volta a San Donnino

CAMPI BISENZIO – A conclusione della terza edizione del ciclo di incontri “In giro per Campi”, organizzato dalla sezione soci Coop di Campi Bisenzio per far conoscere i luoghi più importanti del territorio campigiano, si è svolta la visita alla chiesa di Sant’Andrea a San Donnino, guidata da Giovanni Bacci, Renzo Bernardi e Vincenzo Rizzo, i […]

CAMPI BISENZIO – A conclusione della terza edizione del ciclo di incontri “In giro per Campi”, organizzato dalla sezione soci Coop di Campi Bisenzio per far conoscere i luoghi più importanti del territorio campigiano, si è svolta la visita alla chiesa di Sant’Andrea a San Donnino, guidata da Giovanni Bacci, Renzo Bernardi e Vincenzo Rizzo, i tre appassionati studiosi di storia locale. “La chiesa di Sant’Andrea è importante e ricca di storia – ha spiegato Vincenzo Rizzo – come tante altre chiese di Campi. La struttura attuale risale al 1400 ma fu edificata per la prima volta nell’undicesimo secolo. La prima notizia sulla sua esistenza risale infatti al 1276 mentre un documento dell’Ottocento attesta che fu ristrutturata nel 1365. La chiesa subì danni gravissimi non solo nell’agosto del 1944, quando una mina fece saltare il campanile e distrusse parte dell’abside, ma anche nel novembre 1966, in occasione dell’alluvione di Firenze, e nel 1979 quando, a causa di un incendio, la struttura del campanile fu danneggiata e le pareti e le opere conservate all’interno della chiesa si scurirono. L’attuale edificio è il frutto di vari restauri realizzati nel secolo scorso, tutti molto attenti a conservare la struttura quattrocentesca della chiesa e del bel loggiato esterno”. Fra le tante opere che si possono ammirare al suo interno, oltre a un’acquasantiera in marmo del XV secolo, a uno stemma e a un tabernacolo in pietra in stile Benedetto da Maiano sempre del 1400, sono di grande valore artistico l’affresco del Battesimo di Cristo, attribuito a David Ghirlandaio, che sovrasta quello della Madonna con il Bambino in trono fra San Sebastiano e San Giuliano di Domenico Ghirlandaio giovane, entrambi del XV secolo, il Crocifisso dipinto su tavola a forma di croce, realizzato da Giovanni di Francesco verso la metà del 1400, che oggi si trova sopra l’altare maggiore, il pulpito cilindrico in pietra del Quattrocento, affrescato in epoca posteriore, un altare in pietra del 1480 con capitelli quattrocenteschi al cui interno si trovano una lunetta con l’affresco di Dio Padre Benedicente con angeli e una tempera su tavola intitolata Madonna in trono con Bambino, entrambi di Francesco Botticini, infine una lunetta con un dipinto murale raffigurante i Santi Sigismondo e Alberto attribuito alla scuola di Raffaellino del Garbo del 1520. “Nel Museo di Arte Sacra – ha precisato Giovanni Bacci – oltre agli arredi sacri, ai paramenti ecclesiastici, a molti oggetti di oreficeria, a una serie di affreschi purtroppo rovinati che provengono dal portico antistante la chiesa, sono esposte opere pittoriche di grande valore come il Trittico di San Donnino, frutto di un accostamento di dipinti in origine distinti e riferibili a pittori trecenteschi come il Maestro di Barberino e Giovanni del Biondo, la bellissima Annunciazione affiancata dai Santi Eustachio e Antonio Abate, databile agli inizi del 1400, alcune tavole attribuite alla bottega di Domenico del Ghirlandaio, e la Madonna del Rosario con San Domenico, Santa Caterina d’Alessandria, Sant’Antonio da Padova e Sant’Agata, dipinto su tela attribuito a Matteo Rosselli, pittore fiorentino del Seicento. Tutte opere pregevoli e importanti”. A questa visita, come a quelle precedenti, hanno partecipato diverse persone, con grande soddisfazione degli organizzatori. “L’iniziativa In giro per Campi ha riscosso un bel consenso – ci ha tenuto a precisare Angelo Cerrato, presidente della sezione soci Coop di Campi Bisenzio – e questo è molto importante perché proprio dal consenso e dalla partecipazione dei cittadini il volontariato trova gli stimoli necessari per andare avanti e proporre nuovi progetti. A nome di tutto il consiglio ringrazio Beppe Bileci, referente del settore cultura che ha coordinato e seguito i vari incontri, e gli accompagnatori Giovanni Bacci, Renzo Bernardi e Vincenzo Rizzo. Sono stati bravissimi e insostituibili. Grazie per la loro disponibilità, per la loro competenza e per l’amore che nutrono per Campi e per la sua comunità”.

Alessandra Azzarri