“In nome dei diritti Onlus”, la replica di Signa e Calenzano: “Il no alla Consulta? Ci sono già degli organismi di partecipazione per le associazioni”

SIGNA/CALENZANO – “Come l’associazione “In nome dei diritti Onlus” sicuramente saprà, la Società della Salute ha già al suo interno due organismi di partecipazione: la consulta del terzo settore, dove troviamo le organizzazioni del volontariato che operano in campo sanitario e sociale, e il comitato di partecipazione, dove troviamo l’associazionismo di tutela, promozione e sostegno […]

SIGNA/CALENZANO – “Come l’associazione “In nome dei diritti Onlus” sicuramente saprà, la Società della Salute ha già al suo interno due organismi di partecipazione: la consulta del terzo settore, dove troviamo le organizzazioni del volontariato che operano in campo sanitario e sociale, e il comitato di partecipazione, dove troviamo l’associazionismo di tutela, promozione e sostegno attivo”. Parte da qui la replica di Chiara Giorgetti e Stefano Pelagatti, assessore al sociale rispettivamente dei Comuni di Signa e Calenzano, alle critiche mosse dalla stessa associazione nei confronti delle due amministrazioni comunali sul “perché è stato detto no a una Consulta sulla disabilità interna alla SDS nord-ovest”. “Le associazioni che si occupano di disabilità, quindi, – aggiungono i due assessori – hanno già degli organismi di partecipazione nei quali far sentire la propria voce e avanzare le proprie proposte. Inoltre, come riferito anche nel corso del dibattito in consiglio comunale, su iniziativa della Società della Salute Fiorentina nord-ovest, il tavolo di co-progettazione aperto per la programmazione delle azioni per il “dopo di noi”, diventerà permanente e continuerà quindi a promuovere interventi di sostegno rivolti proprio alla disabilità”.

“Nel riportare alcuni aspetti emersi nel consiglio comunale di Signa del 22 marzo scorso, – dice l’assessore Giorgetti – facendo seguito al progetto in essere “budget di salute” che pone forte attenzione sulla tematica del “dopo di noi”, vorrei sottolineare quanto riteniamo più opportuno, ossia quanto la disabilità non debba essere affrontata creando la prestazione sul bisogno fine a sé stesso, ma la presa in carico del cittadino in senso più esteso, lavorando su un progetto di vita più organico, che comprenda tutta la famiglia. Aggiungo che la Società della Salute nord-ovest è fra le cinque zone di sperimentazione del progetto “Cantieri della Salute” che è stato pensato proprio per favorire la partecipazione dei cittadini e del tessuto associativo territoriale rispetto ai temi che riguardano salute e disabilità. Obiettivo: potenziare Comitati di partecipazione e Consulta Terzo Settore, dando così piena realizzazione al modello di partecipazione introdotto con la legge regionale 75/2017”.

“Ci rendiamo conto delle grandi difficoltà sofferte da questa categoria nel corso della pandemia, – ha aggiunto l’assessore Pelagatti – che ha colpito duramente i più fragili e le loro famiglie. Alcune misure di salvaguardia sono state messe in atto, ma come sappiamo le regressioni e i danni che queste persone hanno subito in questo anno dovranno essere ammortizzate nel tempo e per questo anche nel futuro dovremo mettere massima attenzione all’implementazione dei servizi di questo tipo. Gli organismi già esistenti nella SdS nord-ovest saranno pienamente impiegati a questo scopo ed è importante che la difesa dei diritti della disabilità stia all’interno di tutti i diritti di cittadinanza, senza rientrare in un organo specifico, proprio per dare maggiore organicità alle azioni messe in campo”.