“In nome dei diritti Onlus”: “Perché Calenzano e Signa hanno detto no a una Consulta sulle disabilità interna alla SDS?”

PIANA FIORENTINA – L’associazione “In nome dei diritti Onlus”, per voce del suo presidente Alessandro Martini, prende posizione sulla decisione dei consigli comunali di Signa e Calenzano di dire no alla costituzione di una Consulta sulle disabilità interna alla Società della Salute nord-ovest. “Visto l’anno che abbiamo trascorso, con uno stato emergenziale ancora in essere, […]

PIANA FIORENTINA – L’associazione “In nome dei diritti Onlus”, per voce del suo presidente Alessandro Martini, prende posizione sulla decisione dei consigli comunali di Signa e Calenzano di dire no alla costituzione di una Consulta sulle disabilità interna alla Società della Salute nord-ovest. “Visto l’anno che abbiamo trascorso, con uno stato emergenziale ancora in essere, – si legge in una nota – visto quello che hanno passato e sofferto tutte le persone con disabilità e le loro famiglie, abbandonate a loro stesse per mesi, auspicavamo sinceramente un cambio di rotta, confidavamo, evidentemente in maniera troppo ottimistica, in un percorso fatto di maggiore ascolto verso le tante, quotidiane, decennali, problematiche legate alla disabilità e alla non autosufficienza. Invece, niente di tutto questo, nemmeno la pandemia servirà a far cambiare realmente le cose, nemmeno da questa si saprà trarre insegnamento per costruire un dialogo maggiore a tutti i livelli. Tante associazioni che sono quotidianamente in contatto con i bisogni di disabili, anziani non autosufficienti e delle loro famiglie, sono di fatto escluse da ogni possibilità di dialogo e scambio di informazioni con le istituzioni”.

“Ed escluse resteranno, – continua il comunicato – visto il no dei consigli comunali di Calenzano e Signa all’istituzione di una Consulta sulle disabilità all’interno della Società della Salute nord-ovest. Eppure, continuiamo a credere che questa vasta rete associativa che non gestisce servizi per enti pubblici o privati ma che svolge magari un volontariato dei diritti a fianco di queste famiglie, come la nostra associazione, possa contribuire concretamente a dare risposte a bisogni urgenti e vitali che troppo spesso riescono ad emergere solo grazie all’interessamento degli organi di informazione più sensibili a questi temi”.

“Ormai, – conclude il comunicato – ogni Comune organizza le risposte in termini di servizi ai bisogni dei propri cittadini all’interno di un’area socio sanitaria più vasta, occorre per questo costituire una Consulta all’interno della SDS, nella quale possa realizzarsi una reale partecipazione di tutti i soggetti che si occupano di queste tematiche. All’interno della SDS nord-ovest ci risultano costituite una consulta del terzo settore e un comitato di partecipazione ma manca una Consulta dedicata alla disabilità ed alla non autosufficienza. Ringraziamo quei consiglieri comunali che hanno raccolto la nostra pubblica proposta e presentato conseguentemente ordini del giorno nei loro Comuni. Ringraziamo anche il sindaco di Vaglia, un sindaco evidentemente coraggioso oltre che dotato di sensibilità verso queste tematiche, che prontamente ha risposto alla nostra e-mail del 21 dicembre scorso, mostrandosi d’accordo con la proposta. Confidiamo in un ripensamento da parte di quelle amministrazioni che inspiegabilmente hanno detto no, certi che la nostra decennale battaglia per i diritti dei più deboli andrà avanti”.