In Senegal per i controlli alla scuola di Sam-Notaire (1)

CALENZANO  – Vilmo e Italo dell’associazione Assieme sono partiti il 19 febbraio con destinazione Senegal per portare gli aiuti ai bambini della scuola realizzata dall’associazione nel comune di Sam-Notaire a Guediawaye a 30 minuti di auto dal nord di Dakar dove adesso si trovano Italo e Vilmo. Seguiremo i loro spostamenti pubblicando su Piananotizie il […]

CALENZANO  – Vilmo e Italo dell’associazione Assieme sono partiti il 19 febbraio con destinazione Senegal per portare gli aiuti ai bambini della scuola realizzata dall’associazione nel comune di Sam-Notaire a Guediawaye a 30 minuti di auto dal nord di Dakar dove adesso si trovano Italo e Vilmo. Seguiremo i loro spostamenti pubblicando su Piananotizie il diario di viaggio. Oltre a consegnare il materiale raccolto a CiviCa, Italo e Vilmo si trovano in Senegal per gli annuali controlli della scuola, ai bambini del Progetto Senegal-sosteno scolastico a distanza di Assieme. Rientro in Italia il 12 marzo.

“Qui Dakar, e tutto va bene! Ieri sera era già buio quando siamo atterrati. Mentre ci avvicinavamo una luna immensa era uscita dalla linea d’orizzonte diecimila metri sotto di noi. Eravamo più in alto della luna!!”

Sono le prime parole del diario il giorno dopo l’arrivo a Dakar, il 20 febbraio.

Ecco il diario di questi giorni

“20 febbraio. Qui Dakar! La giornata non è iniziata bene, vista la febbre molto alta di Italo (che, fra l’altro, stava già male ieri prima di partire). Christine è comunque passata a prendermi e sono andato con lei alla nostra scuola attraversando il solito traffico caotico della città.

Il 24 di questo mese si terranno le elezioni presidenziali e, ovunque si vada, ci sono comizi quasi ad ogni angolo di strada. La situazione è particolarmente calda. Ci hanno raccontato che spesso scoppiano pesanti scaramucce ed è stata diramata una circolare che, per motivi di sicurezza, consiglia di tenere a casa i bimbi più piccoli fino al 26 febbraio. Perciò tutte le scuole materne, in questi giorni, sono vuote, e così anche la nostra. I bambini non ci sono e l’ho trovata in ordine e pulita. Finalmente è stato fatto il lavoro per chiudere con un vetro la presa d’aria alta nell’ambulatorio ed è anche stato riattivato il wi-fi. I nostri guardiani, Ibou e Amadou, sempre presenti e attenti, mi hanno fatto una gran festa. Papis, del Comune di Sam-Notaire, è venuto per salutarci e, vedendo la mancanza di Italo, abbiamo deciso di tornare a casa tutti insieme per una breve visita che invece, tra una chiacchiera e l’altra, si è protratta un po’ più a lungo.
Nel pomeriggio, dopo un po’ di spesa, cerchiamo di capire perché non ci funzionano i fornelli della cucina per poi anche accorgerci che la bombola del gas perde. Domani verranno a controllarla e così la nostra cena si riduce a un po’ di pane, formaggio, salamino senegalese di manzo all’aglio (osceno), burro e marmellata”.

21 febbraio. Anche stamani passa Christine e anche stamani Italo ha la febbre alta, e meno male che da ieri ha iniziato la cura antibiotica… Insieme a lei e il fedele autista neopatentato Biram, andiamo a scuola cercando strade alternative per vedere se il traffico è più scorrevole, ma il risultato non è soddisfacente. Stamani l’appuntamento è con il professore Ibrahima Diawara, che insegna italiano alla facoltà di lettere dell’università di Dakar. Faccio con lui il punto della situazione per come ci muoveremo nei prossimi giorni, compreso il fatto che andremo anche all’università dove consegneremo i libri in italiano che “Gli amici di CiviCa” (della biblioteca di Calenzano) hanno donato. Ci raggiunge anche Papis ed è allora che il professore propone di andare a casa a trovare Italo e continuare l’incontro. Ci buttiamo nel traffico e dopo una buona mezzora ci ritroviamo tutti insieme. Ovviamente, oltre a parlare delle cose da fare non mancano anche i punti di vista sulla situazione politica, sia in Senegal che in Italia.
Quando tutti se ne vanno abbiamo ancora in casa i “tecnici” che ci smontano i fornelli della cucina e sostituiscono la valvola della bombola del gas. Riescono a sistemarci due fuochi su quattro e ciò ci permette, oltre le 14.30, di prepararci un piatto di pastasciutta che condiamo con semplice polpa di pomodoro riscaldata e salata. Beh, per ora non abbiamo altro, però ci prepariamo anche un caffè con la nostra moka!
Intanto, proprio come ieri pomeriggio, nella piazza a cento metri da noi è iniziato il solito comizio elettorale con musica a tutto volume e interventi urlati, ma urlati davvero, che si assopiscono solamente all’ora di cena. E anche noi, sul tardi, ceniamo, a risparmio: avanzi della pizza di ieri e pane e prosciutto”.

foto di Assieme