In tanti nella Pieve di San Martino per l’ultimo saluto ad Albertario Contini

SESTO FIORENTINO – “Passare dal momento in cui si prende il caffè alle mani di Dio è come fare un volo, un lungo volo ricco di significati”. Parole semplici, quelle pronunciate da don Silvano Nistri al funerale di Albertario Contini, 94 anni, scomparso domenica mattina passando appunto dal sonno alla morte. Parole semplici ma dette […]

SESTO FIORENTINO – “Passare dal momento in cui si prende il caffè alle mani di Dio è come fare un volo, un lungo volo ricco di significati”. Parole semplici, quelle pronunciate da don Silvano Nistri al funerale di Albertario Contini, 94 anni, scomparso domenica mattina passando appunto dal sonno alla morte. Parole semplici ma dette con il cuore dallo storico ex parroco di Colonnata, che ha voluto abbracciare personalmente i due figli a conclusione della Santa Messa. E che Albertario (il suo nome in realtà è un cognome, quello di don Davide Albertario, “il prete giornalista della Milano fine Ottocento che impugnava la penna come una spada”) sia stata una figura importante per Sesto si è visto oggi, il giorno dell’ultimo saluto, con il mondo dell’associazionismo sestese, di cui è stato parte integrante, stretto intorno a lui e ai suoi familiari nella Pieve di San Martino. E se don Davide Albertario “è stato un prete impegnato in un ambito specifico di apostolato ma sempre con l’obiettivo di adempiere alle funzioni sacerdotali e di testimoniare la fede cristiana attraverso l’obbedienza alla Chiesa”, lo stesso ha fatto Albertario Contini, come ribadito dal dottor Sandro Biagiotti, governatore della Misericordia di Sesto Fiorentino e vice-presidente della sottosezione Unitalsi Firenze nord: “Oggi saluto il confratello più anziano della Confraternita, il barelliere con cui ho vissuto tanti momenti felici con l’Unitalsi e l’amico carissimo. Una persona animata sempre da uno spirito di servizio e di grande dedizione e che, prima di essere al mio fianco, lo è stato a quello del dottor Conti e del dottor Bartoletti, sempre in grande unione con tutti. Albertario è stato un uomo onesto, libero e che credeva nella provvidenza divina. Quella provvidenza divina che, ne sono sicuro, lo sta accompagnando adesso verso la ricompensa che si merita per tutto quello che ha fatto nella sua vita terrena”. Anche don Silvano (che ha concelebrato insieme al parroco, don Daniele Bani, all’assistente spirituale della sottosezione Unitalsi Firenze nord, don Daniele Centorbi, e a don Francesco Catelani, anche lui in rappresentanza dell’Unitalsi) ha tratteggiato un ritratto molto personale di Albertario: “Quello di oggi è un saluto importante, di riconoscenza per quello ha fatto per il nostro paese ma anche per consegnarlo nelle mani di Dio. Albertario era il degno rappresentante dell’istituzione Misericordia e mi sono commosso quando l’ho visto, nella bara, con la “veste” dell’associazione. Associazione di cui era la memoria storica”. Presenti alla cerimonia funebre il sindaco di Sesto, Sara Biagiotti, il direttore della Caritas, Alessandro Martini, e il presidente della sottosezione Unitalsi Firenze nord, Amelia Bertini.

IMG_3626