InCanto presenta “Firenze Secondo Novecento” a Villa San Lorenzo

SESTO FIORENTINO – “Firenze Secondo Novecento” è lo spettacolo del Teatro del Legame che presenterà giovedì 30 luglio alle 21.15 all’Istituto Ernesto de Martino a Villa San Lorenzo in occasione di InCanto. Il testo è di Daniele Locchi e la regia di Daniele Lamuraglia. In scena: Teresa Lamuraglia, Daniele Locchi, Franco Lusini, Amerigo Marchesini, Barbara Paoletti, […]

SESTO FIORENTINO – “Firenze Secondo Novecento” è lo spettacolo del Teatro del Legame che presenterà giovedì 30 luglio alle 21.15 all’Istituto Ernesto de Martino a Villa San Lorenzo in occasione di InCanto.

Il testo è di Daniele Locchi e la regia di Daniele Lamuraglia. In scena: Teresa Lamuraglia, Daniele Locchi, Franco Lusini, Amerigo Marchesini, Barbara Paoletti, musiche Massimiliano Pace, scene e costumi Giulia Corti – luci e fonica Sandro Bechelli. Ingresso 10 euro. I posti a sedere sono 99 è indispensabile la prenotazione al numero 0554211901.

Si tratta di uno spettacolo ispirato a storie vere che coprono il periodo che va dagli anni ’50 alla fine degli anni ’60, ovvero quel periodo di rinascita democratica, civile, economica, sociale e culturale di Firenze, che possiede delle caratteristiche peculiari nel quadro più generale dell’Italia.
La storia si apre nel 1980 al funerale di Rosa, quando la figlia Margherita decide di chiedere al padre Gianni di spiegarle il significato di alcune frasi strane che sua madre ha proferito in un ultimo delirio prima di morire. Gianni allora capisce che è arrivato il momento di raccontare alla figlia un segreto che lui e Rosa tenevano custodito. Così si apre e si sviluppa la vicenda di questa famiglia, che mostra i momenti cruciali della propria esistenza nella sua stretta relazione con la più ampia storia d’Italia: la Seconda Guerra mondiale e la Resistenza con il fidanzamento e il matrimonio, la Ricostruzione e la divisione tra PCI e DC che corrisponde anche a quella tra marito comunista e moglie democristiana, l’Alluvione e l’avvento di un nuovo vento di solidarietà e libertà con la figlia Margherita e il fidanzato Lorenzo, la Primavera di Praga e la rivoluzione dei costumi e dei consumi del ’68 con i segni dell’emancipazione femminile ancora rappresentata dal carattere di Margherita, fino allo scioglimento finale di quel segreto familiare, che diventa il simbolo di tutto un mondo che stava finendo in quel 1980 e di quello nuovo che stava cominciando, e che caratterizza quello in cui ci troviamo a vivere.

Il testo scritto da Daniele Locchi è la rielaborazione in una energica forma teatrale delle storie personali che sono raccontate nel contesto del Laboratorio Raccoglitori per Raccontatori che viene tenuto da alcuni anni dalla compagnia Teatro del Legame in collaborazione con la rete delle Biblioteche Comunali di Firenze. 

Nel laboratorio alcuni over 60 dei vari quartieri fiorentini incontrano gli studenti delle scuole superiori del territorio: i primi raccontano le storie che hanno vissuto personalmente, con gli usi e costumi popolari di quel periodo storico, e i secondi raccolgono in forma scritta queste testimonianze. Successivamente, i docenti Daniele Locchi e Daniele Lamuraglia rielaborano i testi degli studenti in forma di dialoghi teatrali, trasformandoli in un vero e proprio copione che viene infine recitato in un saggio finale dagli studenti stessi in presenza degli over 60, i quali hanno così l’opportunità di rivedere le loro storie interpretate da giovani ragazzi di oggi che hanno un’età analoga a quella nella quale loro hanno vissuto le vicende. Il pubblico presente si trova ad assistere all’affascinante e coinvolgente messa in scena – in una scintillante e naturalistica lingua fiorentina – di un periodo storico cruciale per la nostra città.

Il testo teatrale di Firenze Secondo Novecento, ha attinto dalle risorse di questa memoria collettiva per creare un’unica storia, nella quale i protagonisti vivono i loro sentimenti, i loro valori, i loro drammi, le loro risate, con quella capacità tutta fiorentina di saper ironizzare su tutto, trasformando con una battuta appropriata e illuminante le gioie e i dolori della vita in uno spettacolo dell’esistenza, che ha ancora molto da insegnarci.

Il Teatro del Legame nasce nel 2006 con la direzione artistica di Daniele Lamuraglia, drammaturgo e regista, al quale dal 2014 si aggiunge Daniele Locchi, scrittore e attore. La compagnia realizza laboratori e progetti in collaborazione con le istituzioni o altre associazioni, e ha prodotto una media di uno spettacolo nuovo ogni anno, creando opere di teatro contemporaneo che trattano dei più scottanti temi d’attualità con un taglio a volte visionario e a volte fortemente realistico.