Incendio a Morello: operazioni concluse. Un ettaro a fuoco

SESTO FIORENTINO – Un ettaro di bosco andato in fumo. E’ questo il risultato dell’incendio scoppiato ieri sera attorno alle 21 (la prima chiamata dicono alla protezione civile di Sesto è avvenuta pochi minuti prima delle nove di sera), il più grosso avvenuto su Monte Morello da una quindicina di anni. Ora, spiegano alla Protezione […]

SESTO FIORENTINO – Un ettaro di bosco andato in fumo. E’ questo il risultato dell’incendio scoppiato ieri sera attorno alle 21 (la prima chiamata dicono alla protezione civile di Sesto è avvenuta pochi minuti prima delle nove di sera), il più grosso avvenuto su Monte Morello da una quindicina di anni. Ora, spiegano alla Protezione civile, le fiamme sono state spente anche se Vab e Racchetta continuano a monitorare la zona, ma la paura è stata tanta e molta è la rabbia nel veder andare a fuoco una parte dell’area boschiva. Ad essere stata coinvolta è la parte calenzanese dopo la Fonte del Ciliegio. E’ stato grazie al tempestivo intervento di Racchetta e Vab a far in modo che, nonostante il vento di ieri sera, le fiamme non si propagassero oltre. Nelle operazioni di spegnimento sono state coinvolte 15 squadre della Racchetta e della Vab al lavoro per tutta la notte e la giornata di oggi, una trentina di volontari e poi la Protezione civile di Sesto con le associazioni nazionale carabinieri e Misericordia, i vigili del fuoco. “Il lavoro più grosso – spiega Federico D’Evangelista referente tecnico della Protezione civile di Sesto – è stato fatto dai volontari di Racchetta e Vab arrivati per primi sul posto. Hanno spento l’incendio a mano perché la zona non è raggiungibile con i mezzi. Questa mattina è potuto entrare in funzione l’elicottero che ha utilizzato l’acqua delle vasche allestite dalla Racchetta e riempite a ciclo continuo”.

Il percorso per arrivare alla zona dell’incendio è impervio. Dalla Strada Provinciale 130 del Gualdo si raggiunge un’altra stradina dove si trova una sbarra chiusa con un lucchetto (i vigili del fuoco hanno dovuto intervenire perché la serratura era occlusa) e poi da lì si raggiunge la Fonte del Ciliegio, il “rompistichi” il tratto più difficoltoso e poi più avanti sul versante di Calenzano l’area bruciata. I volontari questa strada l’anno percorsa tutta a piedi e poi hanno iniziato l’opera di spegnimento.

“L’intervento tempestivo – dice D’Evangelista – ha consentito di spegnere le fiamme in poco tempo e poi sono iniziati i lavori di bonifica dell’area. A fuoco è andato un ettaro di bosco”. Quella è una zona dove ci sono molti cinghiali, qualcuno dei volontari racconta il fuggi fuggi di questi animali all’arrivo delle fiamme. Non ci sono case vicine e neppure strade, elementi che hanno permesso di lavorare con più tranquillità. “In un primo momento – dice D’Evangelista – abbiamo pensato subito ad organizzare per evacuare eventuali case e chiudere le strade, ma poi l’area è stata circoscritta ed era ben distante sia dalle abitazioni che dalla viabilità”.

Subito dopo lo spegnimento delle fiamme l’intervento è stato indirizzato alla bonifica dell’area. “Le operazioni di bonifica – dice D’Evangelista – si concluderanno oggi anche perché la situazione meteo lo permette, ma comunque anche per stanotte ci sarà chi si occuperà di sorvegliare la zona.

Ancora da capire le cause dell’incendio. Su questo aspetto le indagini sono della Forestale.