Inceneritore si, inceneritore no: candidati a confronto, tutti meno uno

SESTO FIORENTINO – Mancava solo Sara Biagiotti al momento di confronto tra candidati sindaco sul tema dell’inceneritore, promosso dalla rete Rifiuti Zero, WWf e altre sigle ambientaliste questo pomeriggio al Teatro della San Martino. Per gli altri cinque candidati, che hanno ricevuto anche diverse domande da parte del pubblico, nessun cambiamento rispetto a quanto già […]

SESTO FIORENTINO – Mancava solo Sara Biagiotti al momento di confronto tra candidati sindaco sul tema dell’inceneritore, promosso dalla rete Rifiuti Zero, WWf e altre sigle ambientaliste questo pomeriggio al Teatro della San Martino. Per gli altri cinque candidati, che hanno ricevuto anche diverse domande da parte del pubblico, nessun cambiamento rispetto a quanto già ribadito altre volte nel corso della campagna, anche se hanno avuto modo di allargare il discorso e parlare di eventuali accordi.
Da un lato Marcello Massi (Nuovo Centro Destra) e Davide Loiero (FI e Fratelli d’Italia), su posizioni decisamente favorevoli alla costruzione dell’impianto; dall’altro un no secco all’inceneritore da Giovanni Policastro (M5S), Fabrizio Muscas (Movimento Sesto 2014) e Maurizio Quercioli (Sel, Un’altra Sesto è possibile).  La tesi ribadita da Massi e Loiero è che l’iter per la realizzazione dell’impianto sia giunto a un punto tale per cui non sia più possibile né ragionevole tornare indietro. “Non siamo mai stati favorevoli alla localizzazione a Case Passerini, ma ne prendiamo atto come gesto di responsabilità” ha spiegato Davide Loiero. Che ad una domanda del pubblico sulla legittimità dell’iter e sull’assenza di un referendum popolare al riguardo risponde: “Ogni atto è vagliato non soltanto dalla politica ma anche da tecnici; nel corso di questi 10 anni si sono susseguite delibere e statuti, se qualcuno crede vi sia qualcosa di llegitimo farebbe bene a denunciarlo. Quanto al referendum, di fatto ce ne sono stati due: nel 2004 e nel 2009, quanto la gente ha votato Gianassi che presentava nel programma il termovalorizzatore”.
Sulla “non reversibilità” dell’ iter non sono affatto d’accordo gli altri tre candidati contro. “Mi dispiace che non ci sia Sara Biagiotti – ha commentato Giovanni Policastro – vorrei assicurare al Pd che non sarà facile impossessarsi della Piana. Noi del Movimento 5 Stelle ci batteremo sia contro l’inceneritore che contro la pista dell’aeroporto”.
Da parte sua Fabrizio Muscas (Movimento 2014)ritiene ugualmente che tornare indietro sia possibile, “anche se quello da ponderare è, accanto ai costi in termini ambientali e di salute che questo impianto porterebbe, quali saranno i costi di un ritorno indietro da parte della politica”. Ugualmente possibilista Maurizio Quercioli, il candidato di Sel: “se si può cambiare la Costituzione , si può cambiare una delibera. Qui non si tratta solo di dire no all’inceneritore, ma di realizzare una serie di alternative, dal trattamento a freddo a un modo diverso di intendere la raccolta differenziata, che interesseranno anche il lavoro e le aziende, si tratta di sviluppo sostenibile”.
Sull’immancabile domanda sul ballottaggio i candidati non si sono esposti direttamente tranne Policastro (M5S) che ha ribadito la contrarietà assoluta del suo movimento a qualsiasi tipo di accordo, mentre tutti hanno ovviamente aperto a possibili collaborazioni su importanti temi comuni una volta giunti in consiglio comunale. “Con Maurizio Quercioli abbiamo molti punti in comune – ha detto in più Fabrizio Muscas – non credo che al momento opportuno ci saranno problemi a fare accordi tra forze affini”.

Francesca Gambacciani