Inceneritore. Sì Toscana a Sinistra, SI Sesto e PerSesto “Credevamo fosse un capitolo chiuso”

SESTO FIORENTINO – “Credevamo fosse un capitolo ormai chiuso, ma la nuova richiesta della società  Q-Thermo alla Regione segnala che la battaglia deve continuare”. E’ quanto si legge in una nota di Firenze riparte a sinistra, Sì-Toscana a Sinistra, Sinistra Italia Sesto Fiorentino e Per Sesto. “I fautori dell’inceneritore di Case Passerini – si legge […]

SESTO FIORENTINO – “Credevamo fosse un capitolo ormai chiuso, ma la nuova richiesta della società  Q-Thermo alla Regione segnala che la battaglia deve continuare”. E’ quanto si legge in una nota di Firenze riparte a sinistra, Sì-Toscana a Sinistra, Sinistra Italia Sesto Fiorentino e Per Sesto.

“I fautori dell’inceneritore di Case Passerini – si legge nella nota dei capo gruppo di Firenze riparte a sinistra, Tommaso Grassi e di Sì-Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, insieme a quelli del consiglio comunale di Sesto Fiorentino Jacopo Madau di Sinistra Italiana e Andrea Guarducci di Per Sesto, e delle consigliere comunali Donella Verdi e Adriana Alberici e del consigliere regionale, Paolo Sarti – hanno deciso di fare un ‘regalo’ alla cittadinanza, che da anni si batte contro la sua realizzazione. Q-Thermo, pochi giorni prima della pausa natalizia, ha protocollato un’istanza per l’esame di una nuova autorizzazione a costruire l’inceneritore. L’intento è aggirare la sentenza del Consiglio di Stato e accelerare i tempi chiedendo intanto le autorizzazioni per gli espropri e il via libera per realizzare le opere che non prevedono le mitigazioni”.

“Cosa intendono fare è chiaro – prosegue la nota – forzare per l’ennesima volta le procedure, chiedendo un’autorizzazione parziale in attesa di modificare altri atti o di ottenere una sentenza più favorevole, per poi avere il via libera anche sulla restante parte del progetto, quella che necessita delle compensazioni e delle mitigazioni ambientali. Vorrebbero trasformare una sonora bocciatura dell’impianto e della politica sui rifiuti degli ultimi 15 anni in un lasciapassare per costruire l’inceneritore. Credevamo che Case Passerini fosse un capitolo ormai archiviato e che il nuovo orientamento della Regione e del suo presidente fosse un altro, ma la richiesta della società  Q-Thermo alla Regione segnala che non dobbiamo abbassare la guardia finchè il Piano regionale rifiuti non avrà  ufficialmente stralciato l’inceneritore di Case Passerini, come abbiamo chiesto più volte. Insomma, la nostra battaglia deve continuare nelle sedi istituzionali, nelle piazze e purtroppo anche nei Tribunali”.

“Oltre al rinnovo dell’autorizzazione, nell’istanza si chiede anche di dichiarare la pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dei lavori e delle opere, e l’apposizione del vincolo per l’esproprio, – proseguono gli esponenti politici – Q-Termo tenta dunque di iniziare subito i lavori e di mettersi così al riparo da successivi stop, che a quel punto dovrebbero intervenire su un’opera già  avviata. Sono talmente preoccupati dall’annullamento delle autorizzazioni che tentano il tutto per tutto. Si legge poi nella lettera di Q-Thermo che l’opera potrà  beneficiare dei famosi finanziamenti pubblici adesso abrogati, e potrà  essere inserita tra le infrastrutture autorizzate e non in esercizio di cui il Governo Renzi, nel 2014, aveva dichiarato la strategicità , in quanto rispondenti all’interesse nazionale”.

“L’intento dei privati e della società Q-Thermo è assai evidente, un po’ meno limpido è quello di Alia, azionista di maggioranza della società  che dovrebbe costruire l’inceneritore, – conclude la nota – assai ambigua la posizione della Regione, dove tutto tace e dove il presidente Rossi non ha proferito verbo, dopo il ricevimento dell’istanza di Q-Thermo. Noi, invece, le idee le abbiamo chiare: vogliamo che l’inceneritore di Case Passerini sia cancellato dagli strumenti di pianificazione e che sia approvato quanto prima un nuovo piano regionale che punti su economia circolare e rifiuti zero, stanziando fondi adeguati per la raccolta differenziata e il porta a porta, sostenendo tecnologie innovative e non inquinanti e incentivando una vera filiera del riuso e del riciclaggio”.