Incontro sull’urbanistica tra Arena, Gori e Biagioli

CALENZANO – Alla Festa del Centrosinistra al circolo La Concordia sono intervenuti sul dibattito sull’urbanistica “La Forma della città e del territorio, esperienze di ieri e idee per il futuro della pianificazione territoriale di Calenzano” i due ex sindaci di Calenzano Riccardo Gori e Alessio Biagioli e la candidata sindaco Maria Arena oltre all’architetto Silvia […]

CALENZANO – Alla Festa del Centrosinistra al circolo La Concordia sono intervenuti sul dibattito sull’urbanistica “La Forma della città e del territorio, esperienze di ieri e idee per il futuro della pianificazione territoriale di Calenzano” i due ex sindaci di Calenzano Riccardo Gori e Alessio Biagioli e la candidata sindaco Maria Arena oltre all’architetto Silvia Viviani, vice-presidente dell’associazione per la Transizione ecologica e solidale, e past president dell’Istituto nazionale di urbanistica. “Il primo vero piano urbanistico del 1964 – ha detto Riccardo Gori – vede per Calenzano la centralità quale città popolare e dei lavoratori. Cinquant’anni di amministrazione di sinistra e trenta di centrosinistra ci consegnano un patrimonio urbanistico dagli standard moderni e di alta qualità”. Secondo Alessio Biagioli “con la giunta Prestini si chiude un ciclo urbanistico che vede il delinearsi con chiarezza la fisionomia di una città moderna che può porsi oggi gli ambiziosi obiettivi di puntare all’eccellenza nella qualità del vivere”.

“Dobbiamo ritrovare il coraggio di chiederci quale modello di sviluppo ci proponiamo – ha detto Viviani – e trovare nelle risposte la chiave per costruire città vivibili in funzione dei cambiamenti climatici e delle trasformazioni sociali in atto. L’ente pubblico deve essere capace di leggere e interpretare i bisogni delle persone più fragili -ha detto l’architetta- per distribuire benessere per tutta la collettività. Storicamente, dove il pubblico fa investimenti in un territorio in termini di qualità, infrastrutture e servizi, ci guadagnano anche i privati”.

“Per quanto consideriamo Calenzano una città evoluta, non possiamo fermarci e pensare in termini di conservazione. – ha detto Maria Arena – Il nostro programma per il prossimo mandato amministrativo vede una lunga serie di interventi di miglioramento e di progresso delle infrastrutture, dei servizi, della qualità dell’abitare e delle funzioni sociali proprie dell’ente pubblico, spesso in sinergia con le associazioni del terzo settore. La chiave del nostro programma è la valorizzazione del nostra città pubblica. La politica ha il dovere di fare una pianificazione che parta sempre dai bisogni dei cittadini, e dunque dal quadro conoscitivo, per poi stabilire le priorità e fare il conseguente piano economico. Siamo convinti che la nostra comunità abbia bisogno di scelte complesse e innovative, talvolta radicali, che possono essere assunte solo attraverso una partecipazione larga e una discussione aperta fra forze politiche e cittadini, senza rinchiudersi nel recinto delle sicurezze ideologiche o delle eredità che generano conservazione”.