Individuata la banda che assaltò il Bar Chiarlitti nel 2013. Hanno compiuto 50 colpi in tre province

BORGO SAN LORENZO – I carabinieri della compagnia di Borgo San Lorenzo hanno eseguito, su ordine della Procura di Siena, 4 fermi nei confronti di una banda di pregiudicati di origine albanese presunti responsabili di furti e rapine commessi nelle province di Firenze, Prato e Siena tra il 2012 ed oggi. In manette sono finiti […]

BORGO SAN LORENZO – I carabinieri della compagnia di Borgo San Lorenzo hanno eseguito, su ordine della Procura di Siena, 4 fermi nei confronti di una banda di pregiudicati di origine albanese presunti responsabili di furti e rapine commessi nelle province di Firenze, Prato e Siena tra il 2012 ed oggi. In manette sono finiti S.B. 25 anni, S.N. 26 anni, G.G. 24 anni, E.E. 22 anni.
L’attività d’indagine è iniziata nel marzo del 2013, a seguito di un furto ai danni dell Bar “IMMA “ di Barberino di Mugello. Le indagini avrebbero evidenziato una cinquantina di colpi della banda alcuni dei quali commessi nella zona della Piana a partire dal dicembre 2012 quando fu commesso il furto con scasso ai danni del circolo “Sant’Angiolo” di Campi Bisenzio. Tra aprile e maggiuo la banda colpì al “Caffè del Trebbio” a San Mauro a Signa commesso con l’utilizzo di un autocarro Ford Transit rubato a Sesto Fiorentino ed il furto al Bar “Poison Cafè” di Campi Bisenzio  compiuto sfondando la vetrata con un autocarro Piaggio rubato la sera stessa in città. Nel giugno 2013 sono stati attribuiti al gruppo criminale il furto ad un  bar tabacchi e al Bar “Il Querciolino” di Sesto Fiorentino, quest’ultimo eseguito sfondando la vetrata dell’esercizio con un autocarro rubato la sera stessa a Campi Bisenzio ed il furto al Punto SNAI di Montelupo Fiorentino utilizzando come ariete un autocarro precedentemente asportato a Campi Bisenzio.
Le indagini condotte dai carabinieri hanno portato ad attribuire al gruppo criminale anche la rapina commessa il 17 giugno 2013 al Bar “Chiarlitti” di via Gramsci a Sesto Fiorentino dove, dopo aver sfondato la saracinesca e la porta d’ingresso dell’esercizio, scoperti e raggiunti dal dipendente di una pasticceria poco lontana dal locale, i malviventi lo avevano minacciato brandendogli contro una sbarra in ferro.