“Inno, il rumore provocato dalla Fi-Pi-Li può essere dannoso per la popolazione”: la Usl dà ragione ai cittadini

LASTRA A SIGNA – “Appare evidente che, essendo le aree in questione risultino classificate come aree critiche dal punto di vista acustico e ciò può interferire negativamente sullo stato di benessere della popolazione esposta”: questa una parte della risposta scritta che l’Azienda Usl Toscana Centro ha inviato a Saul Rinaldi, presidente del Comitato Collinare Lastra […]

LASTRA A SIGNA – “Appare evidente che, essendo le aree in questione risultino classificate come aree critiche dal punto di vista acustico e ciò può interferire negativamente sullo stato di benessere della popolazione esposta”: questa una parte della risposta scritta che l’Azienda Usl Toscana Centro ha inviato a Saul Rinaldi, presidente del Comitato Collinare Lastra a Signa, che sulla questione aveva presentato un esposto ad Arpat.

E’ lui stesso a spiegare meglio i fatti: “In merito all’impatto dell’inquinamento acustico nella frazione di Inno e nella zona de Il Chiuso, attraverso un mio esposto ad Arpat nel quale sollevavo una serie di questioni collegate al problema che investe il nostro territorio a causa del rumore provocato dal traffico sulla Fi-Pi-Li, nei giorni scorsi è arrivata una risposta della Azienda Usl Toscana Centro da cui si evince che essendo la nostra è un’area classificata come critica dal punto di vista acustico e che questo può interferire negativamente sullo stato di benessere della popolazione residente”.

Pertanto, come è riportato anche nel documento, “la Usl auspica che gli interventi di risanamento previsti siano attuati quanto prima. Sono molti anni che seguo questo tema dell’inquinamento acustico, come cittadino attivo sulle tematiche locali e come presidente del Comitato Collinare Lastra a Signa. E ritengo che a livello politico si faccia ancora troppo poco per proteggere la popolazione dagli effetti dannosi dell’inquinamento e che gli effetti dell’inquinamento acustico vengano troppo spesso sottovalutati o messi in secondo piano. Finalmente il parere della Usl dice parole chiare sul fatto che si debba agire con perizia e sollecitudine al fine di sanare il disagio che la popolazione subisce suo malgrado. Dal nostro punto di vista questo è solo un primo gradino necessario a rivendicare i nostri diritti di cittadini, attraverso tutti gli strumenti consentiti dalla legge”.