Intitolazione a Falcone e Borsellino del Primo Comprensivo. Sen. Grasso “bisogna combattere la corruzione”

SESTO FIORENTINO – “L’educazione alla legalità era uno dei principi fondamentali che perseguivano Falcone e Borsellino, quindi il collegamento tra le loro figure con la scuola è quanto di meglio ci posa essere perché per poter, in futuro, creare delle generazioni che con quei principi, il senso del dovere e dello Stato, possono costruire un […]

SESTO FIORENTINO – “L’educazione alla legalità era uno dei principi fondamentali che perseguivano Falcone e Borsellino, quindi il collegamento tra le loro figure con la scuola è quanto di meglio ci posa essere perché per poter, in futuro, creare delle generazioni che con quei principi, il senso del dovere e dello Stato, possono costruire un futuro migliore per la nostra società”. Così il senatore Pietro Grasso ex procuratore nazionale antimafia, si è espresso intervenendo questa mattina all’intitolazione del Primo Comprensivo, alla scuola Pescetti, a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ad accogliere il senatore Grasso gli studenti del comprensivo che hanno cantato l’inno nazionale, il sindaco Lorenzo Falchi, Angelo Corbo membro della scorta di Giovanni Falcone, la dirigente scolastica Giuseppina Fogione e Claudio Bacaloni, dell’ufficio scolastico regionale.

“Falcone e Borsellino – ha detto il sindaco Falchi – rappresentano gli eroi del nostro tempo. E giusta è la decisione di intitolare oggi a Falcone e Borsellino nella Giornata dei diritti umani perchè cosa sono le mafie se non la negazione dei diritti umani?”.

Corbo ha ricordato che Falcone e Borsellino “credevano nell’insegnamento del loro pensiero”. “Adesso – ha detto – deve aumentare la voglia di far crescere i nostri figli ancora di più nella legalità”.

Il senatore Grasso ha poi ribadito la sua preoccupazione per una mafia invisibile: “Sono preoccupato perché la mafia oggi è invisibile, – ha detto – perché non essendoci più manifestazioni di violenza visibile è sempre più difficile combatterla. Spesso entrano le mafie nell’economia reale e allora ci vogliono strumenti innovativi e tecnologici per stare al passo e scoprire dove si annida il danaro sporco che inquina tutta quanta la nostra economia”. Una richiesta che il senatore avanza al Governo è quella di “leggi che possano colpire oltre a la criminalità oganizzata” e la corruzione. “Abbiamo un’ottima legislazione – ha detto – ma va perfezionata. Combattere soprattutto la corruzione perché è uno dei tanti medoti che usa anche la criminalità organizzata per coinvolgere imprese, cittadini e pubblica amministrazione, in una rete, in un sistema che fa sì che i soldi pubblici vadano altrove e che si costruiscano opere pubbliche non all’altezza della perfezione tecnica. La corruzione è quanto di più pericoloso ci può essere il nostro Paese: dobbiamo dare gli strumenti anche ai nostri magistrati per farla emergere perché purtroppo sappiamo che esiste ma è difficile colpire”. Ed infine sulla manovra di Governo, il senatore Grasso ha detto che servono investimenti “per far ripartire questo Paese per dare lavoro”.

Il senatore Grasso ha poi seguito l’esibizione del coro della scuola e tenuto un incontro con i ragazzi rispondendo alle loro domande.