Invecchiamento attivo: accordo tra Regione e Auser Toscana

SESTO FIORENTINO – Regione e Auser Toscana, la cui sede è a Sesto Fiorentino, associazione di volontariato e promozione sociale con 183 sedi e oltre 35 mila iscritti, sottoscrivono un accordo di collaborazione per fare rete e squadra e favorire l’invecchiamento attivo degli anziani valorizzandone anche il ruolo nella società. All’associazione andranno in tre anni […]

SESTO FIORENTINO – Regione e Auser Toscana, la cui sede è a Sesto Fiorentino, associazione di volontariato e promozione sociale con 183 sedi e oltre 35 mila iscritti, sottoscrivono un accordo di collaborazione per fare rete e squadra e favorire l’invecchiamento attivo degli anziani valorizzandone anche il ruolo nella società. All’associazione andranno in tre anni 40 mila euro di risorse regionali.  Serviranno a realizzare attività ricreative e di prossimità per contrastare solitudine e isolamento sociale, ma anche azioni di educazione sanitaria e alimentare, promuovere l’attività fisica adattata e prevenire dipendenze, inclusa la ludopatia. Tra i campi di intervento anche la valorizzazione attiva della popolazione anziana, l’inclusione e il benessere sociale, il supporto alla donne migranti, attività con animali da affezione e incontri per promuovere la digitalizzazione. E poi ancora camminate, iniziative sulle vaccinazioni e sull’uso corretto dei farmaci (soprattutto contro l’abuso, perché a volte se ne consumano troppi), azioni di eduzione contro le truffe, ginnastica per la mente, contrasto alla violenza di genere, incontri al cinema, medicina di genere, turismo sociale e culturale.  L’intesa vede cofirmatari anche Anci Toscana, Federsanità Toscana e le tre Asl territoriali presenti con i loro direttori generali. 

La Toscana è una delle regioni in Italia con la più alta percentuale di anziani e con la più alta aspettativa di vita a sessantacinque anni. Non mancano  comportamenti già virtuosi: secondo l’indagine condotta nel 2022 dall’Agenzia regionale per la sanità, ad esempio,  tra gli anziani toscani  i fumatori sono solo l’8.2 per cento, un dato inferiore alla media nazionale che è il 9,8.  Virtuoso è anche il dato sul consumo di alcol, solo un anziano su tre  – meno dunque della media italiana – ne fa uso. Altri comportamenti e situazioni invece possono essere migliorati. Secondo di nuovo l’indagine del 2022 solo il 16,4 per cento degli anziani toscani consuma almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, le cadute rappresentano una grande problema di salute e, pur non mancando occasioni di socialità e volontariato, solo il 16,8 per cento  degli anziani che vivono nella regione rappresenta una risorsa per la propria famiglia o la propria comunità, valore decisamente inferiore alla media nazionale pari al 28,7 per cento.

La sfida è quella di invecchiare mantenendo una buona qualità di vita e uno stile di vita corretto, ottimizzando le occasioni di promozione della salute e partecipazione alla vita della comunità. Secondo le indicazioni dell’Oms, l’organizzazione mondiale per la sanità,  il tema dell’invecchiamento attivo è uno dei temi prioritari delle società attuali. Il programma “Comunità Attive” del Piano regionale della prevenzione 2020-2025 prevede di promuovere, con il contributo di tutti i firmatari, l’adozione consapevole di uno stile di vita sano e attivo in tutte le età con azioni tese a rendere città e insediamenti più sani, inclusivi e favorevoli alla promozione della salute, con un’attenzione particolare ai gruppi più vulnerabili della popolazione, riducendo la prevalenza di anziani in condizioni di fragilità e favorendo l’identificazione di chi ha una maggior rischio di contrarre malattie croniche non trasmissibili. 

“Questo accordo  – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani – evidenzia la forza di una rete, come quella che forse solo la Toscana può mettere in campo, dove amministrazioni pubbliche e associazionismo fanno squadra assieme”. “Un’alleanza  – aggiunge  – e un servizio particolarmente importante quello svolto da Auser, presente con le sue sezioni in due terzi del comuni toscani, da sviluppare ulteriormente nel futuro se gli esiti saranno quelli attesi: un punto di partenza dunque più che di arrivo. La Toscana è fra le regioni italiane con l’aspettativa di vita maggiore e dobbiamo preoccuparci della cura della qualità della vita degli anziani anche attraverso uno stretto rapporto con il privato sociale”. “La salute si tutela e si promuove non solo negli ospedali e negli ambulatori – prosegue l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini -.  Lo si fa anche con la prevenzione e in questa attività la collaborazione con Auser, che coinvolge decine di migliaia di anziani in politiche di invecchiamento attivo, è importantissima”. “Auser – prosegue – ci aiuterà anche nell’alfabetizzazione digitale delle persone più anziane, affinché l’innovazione tecnologica che riguarda l’organizzazione dei sevizi sanitari, un’opportunità per tutti, sia inclusiva e non lasci indietro nessuno. Da questo punto di vista la collaborazione con Auser sarà particolarmente proficua”. “Naturalmente – conclude l’assessore, rispondendo ai giornalisti – una sanità pubblica e all’avanguardia all’altezza di rispondere ai bisogni di salute di tutti i cittadini ha bisogno di risorse adeguate. Il governo deve dire che tipo di sanità  vuole e se vuole una sanità pubblica, in grado ad esempio di contrastare il fenomeno delle liste di attesa, deve sostenerla, aumentando l’offerta di servizi oltre che lavorare sull’appropriatezza”.

“Dobbiamo fare in modo – sottolinea Renato Capinoti, presidente di Auser Toscana – che l’invecchiamento sia un invecchiamento di qualità e non una anticipazione dell’infermità. Con questo accordo con la Regione rafforziamo ulteriormente azioni che già erano parte delle nostre attività. Siamo chiamati ad essere parte integrante del sistema di prevenzione primaria e di questo siamo orgogliosi”. “Contro l’invecchiamento – termina – la migliore ricetta è sentirsi in movimento con la testa.  Diceva Rita Levi Montalcini che si comincia ad invecchiare quando si smette di imparare:  noi vogliamo che si continui continuamente ad imparare e a sentirsi attivi”. 
“L’accordo sottoscritto oggi – conclude Roberta Casini a nome di Anci Toscana – rafforza il lavoro condiviso nella direzione di una presa in carico sempre più integrata, partecipata e orientata alla prevenzione. Anci Toscana è chiamata a contribuire alla diffusione delle attività promosse da Auser, supportando il coinvolgimento attivo dei Comuni. È un ruolo che intendiamo esercitare con responsabilità e concretezza, valorizzando anche esperienze passate come quella delle “Botteghe della Salute”, strumenti di prossimità nati per garantire l’accesso ai servizi nelle aree interne e più marginali della regione”.