#ioapro, Lega: “Solidarietà alla categoria dei ristoratori”

FIRENZE – “Siamo vicini – dichiara il commissario della Lega a Firenze Federico Bussolin – alle migliaia di donne e uomini che oggi aderiranno all’iniziativa “io apro”. Chi la porta avanti non è un criminale, un negazionista ma un piccolo imprenditore, un artigiano che vuole pagare i suoi dipendenti, che vuole lavorare e sostenere la […]

FIRENZE – “Siamo vicini – dichiara il commissario della Lega a Firenze Federico Bussolin – alle migliaia di donne e uomini che oggi aderiranno all’iniziativa “io apro”. Chi la porta avanti non è un criminale, un negazionista ma un piccolo imprenditore, un artigiano che vuole pagare i suoi dipendenti, che vuole lavorare e sostenere la sua famiglia”.

“A chi oggi – continua – dalla giunta regionale o comunale si erge a “sceriffo”, dico che è giusto essere cauti e rispettare il distanziamento, ma è altrettanto sacrosanto il diritto al lavoro e alla vita. Oggi invece chi governa la Regione promuove bandi con limitazioni impossibili per chi rischia di chiudere l’attività. Adesso – conclude – queste persone ci chiedono di comprendere e risolvere, non di condannare”.

“Lo stato drammatico di crisi e sofferenza sociale che si è venuta a creare per queste categorie non può più essere ignorata” dichiarano congiuntamente i consiglieri metropolitani leghisti del gruppo Centrodestra per il cambiamento Alessandro Scipioni (nella foto) e Cecilia Cappelletti, insieme alla consigliera regionale della Lega Elisa Tozzi. “A Roma non si sono posti in maniera adeguata il problema di queste persone: preferiscono perdere tempo correndo dietro alle poltrone, anche a costo di scatenare una crisi di governo. Ma per ogni minuto in più passato a litigare per il proprio personale tornaconto parlamentare, c’è una serranda in più che chiude, nascondendo dietro di sé una tragedia che ricade interamente sulla pelle dei tanti ristoratori che hanno sempre contribuito alla ricchezza della nostra città e della nostra provincia. Ora, soprattutto in sede locale, abbiamo il dovere di dare tutta la nostra vicinanza a chi stasera disobbedirà civilmente – sottolineiamo: civilmente – contro la miopia del governo”.

(Immagine di archivio)