Italia Viva “bacchetta” Rossi: “Signa non è un palcoscenico, né un centro benessere…”

SIGNA – Nel dibattito sulla nomina di Enrico Rossi ad assessore allo sviluppo economico del Comune di Signa, entra anche Italia Viva Signa. “Che il contributo di Italia Viva alla campagna elettorale di Eugenio Giani sia stato fondamentale e abbia fatto la differenza nella coalizione di centro-sinistra è un dato di fatto, non una valutazione […]

SIGNA – Nel dibattito sulla nomina di Enrico Rossi ad assessore allo sviluppo economico del Comune di Signa, entra anche Italia Viva Signa. “Che il contributo di Italia Viva alla campagna elettorale di Eugenio Giani sia stato fondamentale e abbia fatto la differenza nella coalizione di centro-sinistra è un dato di fatto, non una valutazione politica. Le esternazioni – si legge in una nota – dell’ex-presidente della Regione Toscana e neo assessore del Comune di Signa Enrico Rossi sull’esito delle elezioni regionali in Toscana, in cui afferma che per la vittoria di Eugenio Giani si sarebbe potuto fare a meno di Italia Viva, sono un sintomo e un preludio preoccupante”.

“Un sintomo di evidente perdita di obiettività e di mancanza di quel minimo senso di gratitudine verso quella area ampia di centro-sinistra che è sopravvissuta nonostante lui, ma anche e soprattutto verso quel consigliere comunale di Signa attualmente in carica con maturata esperienza, fiducia e serietà che gli deve cedere il passo. Un preludio a un futuro pieno di problemi per un politico in carriera discendente che mira palesemente alla sola salvaguardia dei propri ruoli politici e che non sembra affatto capace di rispettare concetti legati alla lealtà né alla meritocrazia”.

“La preoccupazione di Italia Viva è che un politico incapace di mostrare rispetto per i membri della coalizione non sarà mai in grado di adoperarsi a fare vera militanza sul territorio di Signa, dove non siamo abituati ad apprezzare chi antepone l’interesse personale a quello collettivo. Nessuno mette in discussione una carriera politica indiscutibile e in buona parte incontestabile, ma crediamo che, parafrasando proprio il neo assessore, “la situazione signese sia diversa, ogni realtà ha un suo specifico. La situazione di Signa non è paragonabile a quella della Regione Toscana,,,”.

“Siamo sicuri che Signa a Rossi farà “bene”, ma forse non nel senso che intende lui, perché se questo è il suo atteggiamento smetterà presto di “sorridere”. Ci è indifferente che possa considerare il nostro impegno politico per la città una mera “esperienza politica di base”, perché presto si renderà conto che il contatto diretto con i cittadini non è un “confronto”, ma una premessa al rispetto delle promesse che si assume chi accetta un incarico come il suo per la collettività. Un assessorato non è la concessione di una “possibilità” di esperienza politica, ma un privilegio consentito a chi è veramente al servizio della sua gente e anche di quella che non considera “sua”…”.

“L’ex presidente della Regione sarà quindi bene che sorrida meno al pensiero che Signa lo “ringiovanisce”, perché questa realtà non è un palcoscenico né un centro benessere, ma una realtà con molti bisogni, tante speranze, parecchie capacità e ben pochi fronzoli. Non ci interessa con quale mezzo i nostri assessori vengono a rendere il loro servizio alla città, ma ci interessa che conoscano la loro gente e soprattutto il loro territorio: vengano pure in auto o in elicottero se preferiscono, ma che sappiano almeno come raggiungere il Comune senza dover chiedere ai passanti perché non ci sono mai stati. Sarebbe una richiesta umiliante per loro e per tutta la città”.