Italia Viva “Grave offesa a Draghi in un post pubblicato dal critico Montanari”

SESTO FIORENTINO – Italia Viva Sesto Fiorentino interviene su un post con una grave offesa al presidente del consiglio Draghi. “Il professore e critico d’arte Tomaso Montanari a ottobre è stato nominato dal Ministero della cultura, guidato da Franceschini (ministro anche del governo Draghi), presidente della fondazione Museo Archivio Richard Ginori. – spiega in una […]

SESTO FIORENTINO – Italia Viva Sesto Fiorentino interviene su un post con una grave offesa al presidente del consiglio Draghi. “Il professore e critico d’arte Tomaso Montanari a ottobre è stato nominato dal Ministero della cultura, guidato da Franceschini (ministro anche del governo Draghi), presidente della fondazione Museo Archivio Richard Ginori. – spiega in una nota Italia Viva – Inoltre è stato confermato componente del comitato tecnico scientifico degli Uffizi dal quale si era dimesso. Una figura che fino a pochi mesi fa è stata anche consigliere speciale del sindaco per le politiche culturali del Comune di Sesto nell’attuale legislatura. Qualche giorno fa il ‘professore’ e ‘critico’ ha pubblicato un post con una grave offesa al presidente del Consiglio e un commento che esalta chi ha scritto l’offesa, enfatizzando ‘l’indomito pensiero critico degli italiani’. Qua non si parla di idee politiche diverse, al contrario si chiama in causa una mancanza di rispetto istituzionale che nessuno dovrebbe permettersi, a maggior ragione chi riveste ruoli di interesse pubblico. Ci sembra che ce ne sia abbastanza per una presa di posizione da parte di qualcuno, anche e soprattutto a Sesto. Caro PD sestese, questo è ciò che state rincorrendo. Chi non segue idee riformiste ma insegue i massimalisti si trova a dover commentare questi personaggi. E in questo caso una presa di posizione ci sembra doverosa. E riteniamo ancor più necessario che il sindaco Falchi, a nome di tutti i cittadini sestesi, si dissoci pubblicamente dal pensiero espresso da Tomaso Montanari sul Governo Draghi. I valori costituzionali hanno sempre rappresentato la base culturale della nostra comunità sestese; non puó certo essere un singolo soggetto rivestito di cariche pubbliche a mettere in discussione tutto questo”.