Italia Viva Signa: “L’azzardo non è un gioco. Serve l’impegno di tutti per un problema che è anche sanitario”

SIGNA – L’azzardo non è un gioco. Partendo da questo dato di fatto Italia Viva Signa lancia un appello all’amministrazione comunale e intende promuovere una serie di iniziativa sul territorio proprio per combattere questo fenomeno. “Esiste un’associazione, denominata “Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie” (www.avvisopubblico.it) – si legge […]

SIGNA – L’azzardo non è un gioco. Partendo da questo dato di fatto Italia Viva Signa lancia un appello all’amministrazione comunale e intende promuovere una serie di iniziativa sul territorio proprio per combattere questo fenomeno. “Esiste un’associazione, denominata “Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie” (www.avvisopubblico.it) – si legge in una nota – che, oltre a diffondere i valori e la cultura della legalità e della responsabilità degli enti locali che vi aderiscono, – è attiva nell’azione di prevenzione e di contrasto alla criminalità, alla corruzione e alle diverse forme di illegalità. Uno dei temi sociali, fra i tanti, che l’associazione ha curato e cura a fianco alle iniziative contro l’usura è quello del gioco d’azzardo e della azzardopatia, un inferno di dipendenza che per molte famiglie rappresenta la rovina economica e umana e che alimenta e aiuta le mafie che riciclano così il denaro sporco, anche attraverso i canali dell’azzardo di Stato: i proventi del gioco d’azzardo sono la seconda voce dei bilanci delle mafie, dopo la droga”.

“Grazie quindi alle concessioni statali e all’interesse mafioso, in questo “settore” siamo primi in Europa; in 20 anni in Italia le giocate d’azzardo si sono quasi decuplicate, rappresentando oggi una voce di bilancio prossima a quello che lo Stato spende per il finanziamento del Servizio sanitario nazionale (ovvero superiore ai 110 miliardi di euro l’anno). L’azzardo non è un gioco, ma un pericolo: oltre un milione e mezzo di giocatori italiani hanno un “profilo problematico”, avendo perso la capacità di discernere fra offerta legale e illegale, sui processi cognitivi ed emozionali che ne regolano le pulsioni. Avviso Pubblico e Altreconomia hanno pubblicato il mese scorso il saggio “La pandemia da azzardo”, in un momento in cui tutti parlano di tutto, ma non più di un fenomeno che provoca enormi danni sociali ed economici al Paese. Non è una recensione: Italia Viva si propone di stimolare a Signa un dibattito pubblico sul fenomeno e su quella legge nazionale di riordino del settore delle scommesse che non è stata ancora approvata e che ora, furbamente, sembra essere stata dimenticata. È un problema di cultura, sociale e sanitario, oltre che di legalità”.

“Chiediamo intanto al Comune di Signa – conclude Italia Viva – di aderire ad Avviso Pubblico, come già hanno fatto le vicine Sesto Fiorentino e Montelupo Fiorentino, che rappresenta un atto e una dichiarazione di volontà antimafia e di sostegno della legalità, e di seguire con gli esperti dell’associazione gli otto passi che un ente locale può mettere in pratica per gestire e contrastare gli effetti dannosi di questo devastante fenomeno sul territorio e sui suoi abitanti. Appena sarà possibile, Italia Viva Signa organizzerà, con la collaborazione di Avviso Pubblico e delle associazioni che contrastano questo fenomeno, un progetto proprio per cambiare le “regole del gioco” e creare quella consapevolezza che impedisce l’insorgere della dipendenza da gioco d’azzardo. Vogliamo favorire ogni possibile consapevolezza nei nostri concittadini su questo fenomeno, superando l’evidente deficit di informazione indipendente e credibile e aprendo il dialogo e il dibattito pubblico per far emergere la reale portata di quello che ormai è per molti un dramma personale, familiare e sociale e per sostenere l’approvazione della legge di riforma del settore”.