La “carica” dei 500 al Teatro Aurora di Scandicci per “La locandiera” della compagnia Mald’estro

SCANDICCI – Una critica piena di elogi. Una scia di complimenti che, si spera, possa continuare anche la sera dell’ultimo dell’anno. Già, perché è in quella data che “La locandiera” messa in scena dalla compagnia Mald’estro andrà in scena al Teatro San Martino di Sesto. Ma, “accadimenti covidiani” a parte, gli unici che potrebbero interrompere, […]

SCANDICCI – Una critica piena di elogi. Una scia di complimenti che, si spera, possa continuare anche la sera dell’ultimo dell’anno. Già, perché è in quella data che “La locandiera” messa in scena dalla compagnia Mald’estro andrà in scena al Teatro San Martino di Sesto. Ma, “accadimenti covidiani” a parte, gli unici che potrebbero interrompere, solo momentaneamente, questa “scia” di complimento, ci piace e ci preme concentrarci sullo spettacolo che invece, sabato scorso, ha portato al Teatro Aurora di Scandicci 500 spettatori, poltrona più, poltrona meno. Ma le poltrone meno”, ovvero quelle vuote, si contano davvero sulle dita di mezza mano.

E, oltre a una critica veramente positiva, per fortuna nell’accezione altrettanto “positiva” del termine, la conferma che in questo fine 2021, è quello “lo spettacolo” da vedere. Una “Locandiera” in versione Ponte a Signa, grazie al riadattamento ma soprattutto all’estro di Alessandro Calonaci. Un Calonaci che da “one man show” come spesso siamo abituati a vedere, è diventato il regista ma anche l’attaccante di razza della sua squadra, trascinata alla vittoria finale senza alcun tentennamento.

Un successo per arrivare al quale Calonaci ha riscritto e riadattato il testo scritto da Carlo Goldoni. E, per farlo, a cosa si è ispirato? Alle nostre “terre”, ai nostri e ai suoi luoghi del cuore, spostando in questo caso le avventure di Mirandolina e gioco forza quelle dei suoi spasimanti proprio a Ponte a Signa. Realizzando così uno spettacolo corale, assolutamente godibile, ricco di colpi di scena, con una “Locandiera” più comica e piena di ritmo rispetto a quella che è a tutti gli effetti la versione originale. Vero è anche che Calonaci ci ha abituati spesso a questi colpi di genio: basti pensare al “Pluto” di Aristofane, uno dei classici riadattati a quelli che sono appunto i suoi luoghi, a quella che è la sua storia, personale e professionale, con una ricerca accurata nel linguaggio e dei testi, fatti su misura per gli attori della sua compagnia,

E ora l’appuntamento è per il 31 dicembre sul palcoscenico di piazza della Chiesa a Sesto Fiorentino con inizio alle 21.30. Lo spettacolo, adattato e diretto da Alessandro Calonaci vede in scena, oltre allo stesso Calonaci, Mery Nacci, Sauro Artini, Elena Pierattini, Matteo Caioli, Christian Vertucci, Cristina Poli, Sonia Fiaschi ed Elena Palloni. Per informazioni telefonare al numero 331 4363218 o scrivere una e-mail all’indirizzo teatrosmartino.sesto@gmail.com.