CAMPI BISENZIO – Un’altra giornata campale quella di ieri, martedì 6 dicembre, per la vicenda della ex Gkn di Campi Bisenzio ma soprattutto per i suoi lavoratori. Lo stabilimento, infatti, ha ricevuto la “visita” della La Commissione istruzione, formazione e lavoro del Comune di Firenze. “Il consiglio comunale di Firenze – spiega la presidente della Commissione istruzione, formazione e lavoro Laura Sparavigna – continua a seguire la vertenza dei lavoratori della ex Gkn. Dopo la seduta aperta alla presenza di rappresentanti della Città metropolitana, della Regione e del Parlamento, del Ministero competente era stato concordato con i lavoratori che il percorso sarebbe continuato nelle sedi consiliari competenti. La scorsa settimana abbiamo ascoltato in Commissione sviluppo economico, presieduta da Enrico Conti, la proprietà nella persona di Francesco Borgomeo. Ieri tutta la Commissione 9 si è recata direttamente presso la sede della ex Gkn per incontrare la Rsu. Questa vicenda che interessa oltre 300 famiglie del territorio può assurgere a simbolo di tutte le altre, di tutte le crisi aziendali che, dal disastro finanziario del 2008 alla pandemia nel 2020, hanno visto venire al pettine nodi problematici e strutturali del nostro Paese che richiedono, da parte del Governo, politiche industriali e politiche sociali di lungo periodo”. “Sappiamo benissimo – ha aggiunto – che non basterà la nostra visita a riattivare e mantenere il sito produttivo della ex Gkn, ne siamo ben consapevoli, ma sappiamo, comunque, che è importante tenere alta l’attenzione su questa, come su ogni altra vertenza, e continuare a ribadire il valore del lavoro da riportare in quella fabbrica sia per chi è occupato che per tutelare il territorio”. “Oggi, 7 dicembre, – ha concluso la presidente Sparavigna – dovrebbe arrivare la busta paga così come previsto da contratto. Sono ormai oltre due mesi che i lavoratori non ricevono lo stipendio completo. Dobbiamo essere uniti, ognuno secondo il suo livello di competenza, dobbiamo lavorare per avere una soluzione che tutti, ci auguriamo, possa essere positiva e risolutiva per questi lavoratori”.
“Chiunque del consiglio comunale di Firenze – hanno detto Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consiglieri di Sinistra Progetto Comune – vorrà parlare di problemi di agibilità, da ieri in avanti, dovrà spiegare perché non ha partecipato alla seduta della Commissione 9, o cosa ha visto per poter fare una simile affermazione. Lo stabilimento ex Gkn non è in condizioni di abbandono e non è un fortino inespugnabile, ma una fabbrica tenuta in piedi dall’autogestione dei lavoratori, che ovviamente arrivano fino a dove è loro possibile, ben oltre quello che sarebbe loro richiesto dal contratto. La pulizia dei bagni, senza più servizi in appalto a garantirla, è un conto. Gli interventi necessari sulle coperture per evitare infiltrazioni, con l’arrivo del maltempo, è altra questione. La Rsu non ha parlato per 90 minuti, come la proprietà, ma non si è sottratta a nessuna delle domande, ripercorrendo gli ultimi mesi sulla base di documenti ufficiali del Mise, senza illazioni. Sulla base dei fatti appare assolutamente fondato il sospetto che Qf stia semplicemente tentando di realizzare lo svuotamento e lo smantellamento della fabbrica, per fare quello che non è riuscito direttamente a Melrose. Il clima in cui si è svolta la Commissione e la verifica fatta fisicamente dai consiglieri, dovrebbe porre fine a tante chiacchere, imponendo alle istituzioni la necessità di ascoltare il Collettivo di fabbrica, che insieme al gruppo di supporto Insorgiamo sta lavorando anche su sue proposte dirette di reindustrializzazione. Nei prossimi giorni le commissioni consiliari approfondiranno gli ordini del giorno in cui proponiamo a Palazzo Vecchio un ruolo effettivo e diretto nel futuro della ex Gkn. Dobbiamo agire con urgenza”.
“La presenza della Commissione lavoro in fabbrica – – si legge in una nota della Rsu ex Gkn – ha dimostrato ancora una volta, semmai ci fosse stato bisogno di una smentita, della completa agibilità dello stabilimento e della disponibilità da parte del Collettivo di fabbrica a dialogare con tutti i soggetti istituzionali di buona volontà, pubblici e privati, per fare chiarezza sull’attuale situazione e trovare soluzioni condivise allo stallo determinato dall’attuale proprietà. La Rsu ha dettagliato nei minimi particolari tutti gli elementi della vicenda e le rispettive responsabilità, rispondendo puntualmente alle domande poste dai consiglieri di commissione, una necessità legata all’esigenza di fare chiarezza una volta per tutte nonostante la priorità adesso sia un vero e concreto rilancio dell’attività produttiva. Un percorso atteso non solo dal corpo operaio, ma anche da un intero territorio che sta partecipando attivamente alla consultazione autogestita che terminerà l’11 dicembre, e che vede ormai superati i 150 seggi e la partecipazione di oltre 500 volontari”.