La consigliera Falchini a Gran Canaria per il Popolo Saharawi

SESTO FIORENTINO – La consigliera delegata per la cooperazione internazionale Irene Falchini ha partecipato per conto del Comune di Sesto Fiorentino, insieme ad una delegazione dell’associazione sestese Ben Slout Larbi, alla Conferenza europea di supporto e solidarietà con il popolo Saharawi (EUCOCO) che si è tenuta lo scorso fine settimana a Las Palmas de Gran […]

SESTO FIORENTINO – La consigliera delegata per la cooperazione internazionale Irene Falchini ha partecipato per conto del Comune di Sesto Fiorentino, insieme ad una delegazione dell’associazione sestese Ben Slout Larbi, alla Conferenza europea di supporto e solidarietà con il popolo Saharawi (EUCOCO) che si è tenuta lo scorso fine settimana a Las Palmas de Gran Canaria. Circa 200 delegati provenienti da una ventina di nazioni europee, africane e latinoamericane hanno fatto il punto sulla situazione nel Sahara Occidentale, a un anno dalla ripresa del conflitto armato tra Fronte Polisario e Regno del Marocco.

“Sono state giornate di approfondimento e scambio molto importanti, soprattutto alla luce della vergognosa cortina di silenzio mediatico calata intorno alla vicenda del popolo Saharawi – dice Falchini – Per decenni, nei campi profughi di Tindouf e nelle città occupate dal Marocco in spregio al diritto internazionale, i Saharawi hanno atteso pacificamente che la Comunità internazionale desse seguito a quanto stabilito dall’ONU e si procedesse con l’indizione del referendum per l’autodeterminazione. La rottura del cessate il fuoco del novembre dello scorso anno rappresenta un fallimento e un pericolo per la pace, per la giustizia, per la stabilità della Regione”.

“La Corte di Giustizia europea ha recentemente dichiarato illegittimo l’accordo di pesca tra l’UE e il Marocco, opponendo la forza del diritto al diritto della forza con cui Stati e aziende, anche italiane, continuano a sfruttare le grandi risorse naturali del Sahara Occidentale – prosegue – È una buona notizia che rischia però di cadere nel vuoto e di essere vanificata se l’Unione Europea non muterà le proprie posizioni, riconoscendo la Repubblica Araba Saharawi Democratica, imponendo ai propri membri il rispetto del diritto internazionale e svolgendo tutte le necessarie pressioni affinché il Marocco interrompa l’occupazione”. “Ad EUCOCO, insieme a tante altre realtà italiane ed europee – conclude – abbiamo rilanciato il nostro impegno in favore del popolo Saharawi, a cui ci lega un gemellaggio ultratrentennale che ci ha sempre visti in prima linea a sostegno di questa causa, dentro e fuori le istituzioni”.