Niente Drappalio per la crisi. Settimello resta senza la sfida tra i borghi

CALENZANO – Non ci sarà il Drappalio, la crisi sembra abbia inghiottito anche la manifestazione caratteristica di Ottobrinsieme ideata e curata da Agostino Barlacchi. La disfida era diventata un appuntamento fisso dal 2005 a Settimello dove era nata, ed era divenuta il fiore all’occhiello di Calenzano, tanto da essere citata in guide, libri, articoli, calendari  […]

CALENZANO – Non ci sarà il Drappalio, la crisi sembra abbia inghiottito anche la manifestazione caratteristica di Ottobrinsieme ideata e curata da Agostino Barlacchi. La disfida era diventata un appuntamento fisso dal 2005 a Settimello dove era nata, ed era divenuta il fiore all’occhiello di Calenzano, tanto da essere citata in guide, libri, articoli, calendari  turistici. Ora non si farà più.
“Purtroppo a darne l’annuncio è stato il circolo Mcl  Don Minzoni di Settimello – spiega Agostino Barlacchi in una nota – che da anni aveva inserito nell’apertura delle manifestazioni di Ottobrinsieme, il classico avvenimento che galvanizzava tutto il paese con il suntuoso corteggio medievale, la solenne benedizione  del ‘cencio’ e la cena in notturna. Il piccolo paese di Settimello  divenuto famoso e ‘grande’ tra l’altro per gli artisti di fama internazionale che ogni anno avevano creato il Drappalio, neologismo che unisce le due parole Drappo delle contese e palio medievale  disputato fra tanti gruppi della Toscana”.
Dal 2005 il Drappalio è stato disegnato da una serie di artisti: Galeazzo Auzzi è stato il primo, seguito nel 2006 da Marco Bianchini della Casa editrice Bonelli creatrice di Tex Willer, nel 2007 è stata la volta di Silvano Campeggi premio Oscar per i manifesti dei più bei film. Lara Molinari della Walt Disney ha disegnato il Drappalio del 2008, mentre Mario Caciotti quello del 2009. Nel 2010 il Drappalio è stato dipinto dal grande vignettista Alberto Fremura, nel 2011 da Paola Imposimato e del 2012 dallo studioso della storia di Pinocchio Massimo Ruffilli.
“Nel 2013 il Palio sarà orfano, non si terrà per i costi che il Comitato organizzatore non può sostenere nonostante il contributo che l’Amministrazione comunale stanziava per questa  ormai celebre manifestazione – dice Barlacchi – Vi immaginate dovesse succedere ad altre manifestazioni più  blasonate, se la crisi dovesse abbattersi anche in questo specifico settore volano indiscutibile del turismo?  Che fine farebbero il Palio di Siena, La Giostra del Saracino di Arezzo, La giostra dell’Orso di Pistoia, e tutte le altre minori di una miriade di cittadine, paesi, città  se non ci fossero Enti, Banche Comuni a sostenerle? Comunque l’evento di Ottobrinsieme che riunisce in circa un mese e mezzo numerose manifestazioni si svolgerà un po’ in sordina quest’anno non più espandendosi con il Drappalio fuori delle mura di Settimello. Ma la crisi detta anche queste decisioni impopolari. Si auspica che il Drappalio divenga biennale con un grande rilancio, altrimenti anche per questa manifestazione sarà stato il canto del cigno”. E.A.