CALENZANO – Da Calenzano partirono 850 giovani per andare a combattere al fronte nella Grande Guerra, quella del 1915-18, ne tornarono 681 vivi, gli altri 169 non tornarono più. Allora la popolazione si avvicinava a 5mila residenti, con la partenza dei giovani per la guerra restarono donne, anziani e bambini. Le storie di questi giovani partiti con lo zaino in spalla, vissuti dentro le trincee a combattere a consumare il parcoo pranzo sotto il rumore delle bombe, a scrivere lettere a casa, sono diventati ricordi sbiaditi come le fotografie in bianco e nero sulla carta spessa e opaca che ancora qualcuno conserva in un baule. Sono le storie dei nonni o dei bisnonni, di quelli che oggi hanno più di cento anno. Cento anni fa “la Grande Guerra” e proprio nel centenario l’Atc, associazione turistica insieme al Comune hanno organizzato una mostra nello spazio del Centro Espositivo St.Art che sarà inaugurata domani alle 16 dal sindaco Alessio Biagioli.
“Abbiamo voluto raccontare quello che ha significato per Calenzano – dice il sindaco Biagioli – per noi non è la celebrazione della guerra, ma della pace perchè attraverso questi documenti, attraverso gli oggetti si raccontano i morti e le difficoltà della popolazione. Vogliamo con questa mostra creare un’occasione di riflessione”.
La guerra aveva spezzato le famiglie, ma qualche volta aveva rafforzato gli amori. Fu così per Mario Corsi che, al fronte, sposò per procura Maria Micheloni. Il loro amore era più forte delle bombe e delle difficoltà. “Anche per questo motivo – dice Agostino Barlacchi coordinatore della mostra – è stata scelta per l’inaugurazione la data del 14 febbraio, San Valentino. Oggi a distanza di 100 anni suo nipote Paolo Corsi presenzierà alla inaugurazione nel ricordo di tutti i caduti della Patria”.
In mostra sono esposti 5mila oggetti alcuni dei quali provenienti dalle case dei calenzanesi che insieme ai documenti, lettere e cartoline raccontano la vita dei soldati al fronte.
“La mostra rappresenta anche un modo per conoscere una realtà, quella della Grande Guerra a molti poco nota – dice il presidente dell’Atc Niccolò Taiti – e numerose sono le prenotazioni da parte delle scuole medie per poterla visitare, ma è anche una esposizione che ha un legame stretto con il territorio proprio perchè molti hanno consegnato i ricordi dei loro familiari”.
Nell’esposizione si possono vedere una trincea ricostruita, un aereo, l’ambulanza trainata dai cavalli e una serie di soldatini dell’epoca. “La Grande Guerra. La memoria, la storia, gli orrori del conflitto” rientra el programma ufficiale della Commemorazione del Centenario della Prima Guerra Mondiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il patrocinio del Ministero della Difesa.
L’inaugurazione si terrà sabato 14 febbraio alle ore 16 nella sala conferenze del nuovo palazzo degli uffici comunali (p.za Gramsci 11). Nel corso della cerimonia l’attore e regista Bruno Santini leggerà una lettera scritta dalla trincea, verrà poi eseguito “Il Silenzio”. Seguirà la visita alla mostra e il concerto della Banda del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana. Il taglio del nastro allo St.Art è previsto per le 17. La mostra sarà aperta fino al 28 marzo. Biglietto 6 euro.
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