La guerra delle polpette avvelenate. Compare un nuovo messaggio

SESTO FIORENTINO – E’ guerra dichiarata tra i frequentatori del parco di Quinto Basso. Dopo la scoperta nel parco di polpette avvelenate (e il salvataggio in extremis di una canina che aveva mangiato uno di questi bocconi) nell’area verde erano comparsi cartelli di avvertimento del pericolo per gli animali scritti da alcuni frequentatori del parco. […]

SESTO FIORENTINO – E’ guerra dichiarata tra i frequentatori del parco di Quinto Basso. Dopo la scoperta nel parco di polpette avvelenate (e il salvataggio in extremis di una canina che aveva mangiato uno di questi bocconi) nell’area verde erano comparsi cartelli di avvertimento del pericolo per gli animali scritti da alcuni frequentatori del parco. Oggi è arrivata la risposta di chi sta dall’altra parte, “l’avvelenatore”? Certo non lo sappiamo, ma è comparso un foglio a quadretti scritto a macchina dove si “risponde” alle preoccupazioni di chi ha scoperto polpette avvelenate, preoccupazioni per la salute degli animali e dei bambini che frequentano il parco e che, in qualche modo potrebbero entrare in contatto con i bocconi avvelenati. Il problema sarebbe, stando a quanto si legge sul foglio a quadretti, il fatto che i cani abbaiano e nel parco ci sarebbero alcune deiezioni canine e siringhe, (queste ultime secondo noi non sarebbero però da attribuire agli animali), al fatto che ci sono “medici, infermieri, facchini – si legge sul foglio – che smontano di notte e vorrebbero dormire”. Ma la città, di giorno è fatta anche di rumori non solo quelli dei cani, ma anche di tutti noi che ci muoviamo per svolgere le molte attività. Insomma, la guerra è stata dichiarata, ma le vittime continuano ad essere i più deboli come gli animali. Se questa vicenda, invece, che una storia vera fosse un romanzo giallo, forse ci sarebbero già gli indizi per risolvere il caso…